Sono tre le maggiori aziende che stanno sferragliando verso l’abolizione delle ferrovie come le conosciamo oggi: Hyperloop One, Hyperloop Transportation Technologies e The Boring Company. Intanto, anche in Italia sorgono start-up che potrebbero fronteggiare questi giganti. Tutte condividono il medesimo scopo: eliminare il trasporto su rotaia, ridurre l’inquinamento, aumentare la velocità utilizzando la levitazione magnetica, i tubi sottovuoto, e le energie rinnovabili.

La nuova tecnologia

Hyperloop One sta lavorando in Arabia Saudita: l’idea è quella di collegare Abu Dhabi a Dubai (140 km) in dodici minuti (contro i 90 di automobile) e l’obiettivo sarebbe di presentare la nuova struttura in occasione dell’Expo di Dubai del 2020.

Intanto Richard Branson, fondatore dell’azienda, sta trattando con le autorità dello stato indiano di Maharashtra per collegare Mumbai e Pune (150 km) in venticinque minuti (contro le due ore e mezza di automobile). Questa nuova linea farebbe risparmiare 150 mila tonnellate di anidride carbonica all’anno perché i milioni di viaggiatori tra le due metropoli potrebbero spostarsi su questa nuova rete; inoltre, farebbe diminuire notevolmente anche i frequenti incidenti stradali, gravando meno sulle spese della sanità.

Hyperloop TT ha appena firmato una partnership con gli stati dell’Ohio e dell’Illinois per realizzare uno studio di fattibilità per collegare Cleveland e Chicago (500 km) in appena ventotto minuti, grazie a una velocità di 1200 km orari.

Le due città più grandi dei rispettivi stati si scambiano costantemente risorse e pendolari: un servizio del genere aiuterebbe l’ambiente e semplificherebbe la vita dei lavoratori.

L'inizio del cambiamento?

In tutto questo, Elon Musk, mentre spedisce razzi verso Marte grazie alla sua agenzia spaziale SpaceX, rimane anche con i piedi per terra, ma continuando a correre.

Nel 2013 era stato lui a fondare The Boring Company e a lanciare l’idea di treni subsonici: il governo Usa ha approvato in questi giorni il progetto per collegare New York a Washington D.C. tramite i nuovi vagoni ad altissima velocità.

A Treviso, in Veneto, la start-up IronLev ha presentato, i primi giorni di febbraio, la nuova tecnologia a levitazione magnetica passiva che sostituisce la ruota nei trasporti a rotaia, ma permette di continuare a sfruttare la rete ferroviaria attualmente presente: in Italia infatti sarà pressoché impossibile realizzare i corridoi sotterranei per gli Hyperloop a causa delle caratteristiche geomorfologiche della nostra penisola. Il futuro potrebbe essere questo: la tecnologia è più economica e consente di riutilizzare le strutture esistenti senza dover costruire interamente nuove infrastrutture.