L'utilità dei sistemi di messaggistica istantanea è indubbio: ci sono infatti funzioni innovative che oramai sono diventate di utilizzo comune da parte degli utenti Smartphone. Dalle chiamate alle video chiamate, ai messaggi vocali, oramai Whatsapp, Telegram, Messenger di Facebook sono diventati uno dei mezzi di comunicazione preferiti, sopratutto dagli utenti smartphone più giovani, ma sono diventati utili anche a livello professionale: pensate all'utilità dei gruppi WhatsApp o Telegram e di come siano un ottimo strumento di scambio informazioni sia per i team di lavoro o anche nello sport.
Come tale, però, le applicazioni prima menzionate hanno anche aspetti negativi, su tutti la possibilità di ricevere messaggi fake che nel migliore dei casi possono risultare bufale, mentre nel peggior dei casi sono vere e proprie truffe.
Truffa del buono Conad da 500 euro
Di recente ad esempio sta girando via messaggio Whatsapp la possibilità di ricevere un buono di 500 euro da parte dell'azienda di supermercati Conad, basterebbe compilare un questionario ed automaticamente arriverebbe questo presunto bonus. Ovviamente è una truffa, in quanto dapprima vi richiede i dati personali per quanto riguarda il questionario da compilare, e per di più vi si attiva un servizio a pagamento. Quindi il suggerimento che vi diamo è, non cliccate mai i link che vi arrivano insieme al messaggio di questi presunti bonus.
Non solo buono Conad, altra truffa che si sta diffondendo fra gli utenti Whatsapp è quella di una presunta multa per clienti Tim, Vodafone, Wind e Tre. Vediamo di cosa si tratta.
Truffa su presunta multa da pagare
Sta girando un messaggio per tutti gli utenti WhatsApp clienti di Tim, Vodafone, Wind e Tre che riguarderebbe una presunta multa da pagare per violazione della privacy.
La somma da pagare sarebbe di 500 euro, ma ovviamente anche in questo caso è una truffa. Nel testo del messaggio trovate un link su cui non dovete cliccare. Il link vi riporterebbe ad una sorta di sistema di verifica del vostro numero, se rientra nei numeri morosi. Ma è un solo sistema che permetterà agli hacker di utilizzare i vostri dati personali e inoltre si attiverà un servizio di abbonamento a pagamento, soldi che saranno presi dal credito della vostra sim.
Il suggerimento che vi diamo è, non date importanza a questi messaggi e sopratutto non li alimentate: nello statuto di WhatsApp si parla di "normative" pesanti non solo per coloro che lanciano questo messaggio ma anche per chi ne alimenta la diffusione, inviandoli a più clienti. La pena massima è la chiusura del profilo.