Nell'ultimo periodo un grandissimo numero di pagine Instagram e Facebook è stato costretto a chiudere i battenti, oppure, nella migliore delle ipotesi, a rimuovere la maggior parte dei contenuti pubblicati.

La nuova interpretazione delle norme sul diritto d'autore taglia le gambe ai meme e all'umorismo social

In Italia il caso più emblematico al momento è sicuramente quello della chiusura della nota pagina 'Alpha Woman', ormai un vero e proprio trend setter nell'ambito dell'umorismo al femminile, presente fino a venerdì scorso sia su Instagram che su facebook, con numeri da capogiro.

Il motivo di questa sorta di rivoluzione social, che si sta concretizzando nelle ultime settimane, non è stato ancora individuato con certezza, dato che non sempre i sopracitati social network hanno fornito delle spiegazioni esaustive relativamente alle motivazioni che hanno portato alla chiusura di così tante pagine, limitandosi, nella maggior parte dei casi, a dichiarare che le suddette 'non rispettavano le linee guida del social network'.

Secondo l'opinione di molti esperti del settore, questo cataclisma social altro non sarebbe che la conseguenza di una nuova interpretazione, ben più restrittiva della precedente, di un regolamento già in vigore. Secondo questa nuova interpretazione delle normative tutti i meme – ovvero delle immagini accompagnate da alcune scritte a sfondo ironico – creati utilizzando delle fotografie o delle grafiche coperte da diritto d'autore, sarebbero di colpo diventati oggetto di violazione delle norme e avrebbero quindi causato la chiusura di numerose pagine ed account.

Non vi sono state conferme ufficiali da parte di facebook o Instagram al riguardo, tuttavia quella appena esposta è al momento la teoria che sta riscuotendo maggior consensi.

Il pensiero di Emis Killa

Nel pomeriggio di oggi Emis Killa ha voluto manifestare il suo pensiero al riguardo, esprimendo piena solidarietà alle pagine che sono state chiuse o che in via precauzionale hanno scelto di eliminare buona parte dei contenuti.

Il rapper di Vimercate ha sottolineato come, secondo il suo punto di vista, sia assurdo, o quantomeno molto incoerente, che i meme vengano considerati oggetto di diritto d'autore, quando al giorno d'oggi un paparazzo può tranquillamente fotografare un personaggio pubblico e vendere poi gli scatti ai giornali, queste le parole di Emis Killa:

'Non smetto mai di stupirmi riguardo all'ipocrisia.

Adesso le più grandi pagine di meme hanno dovuto chiudere, dopo che qualcuno si è svegliato e ha deciso che le immagini violano il copyright, nonostante fossero già presenti sul web e tutto sommato usate per strappare una risata. Però sullo stesso pianeta, nello stesso periodo storico, un paparazzo può fotografarti mentre sei in giro a farti i fatti tuoi, con i tuoi amici, tuo figlio, tua madre, la tua donna, la tua amante o chiunque altro, e metterti in prima pagina sui giornali.'