L'amore di snoop dogg per la marijuana non è mai stato un mistero, probabilmente è proprio per questo che il rapper, personaggio televisivo e imprenditore californiano – che della sua passione per la pianta più fumata al mondo ha sempre parlato liberamente, tanto nelle interviste quanto nei testi delle tantissime canzoni della sua fortunata carriera – ha deciso, ormai qualche anno fa, di farne anche un vero e proprio business.
Snoop Dogg e l'impero della cannabis
Il rapper, negli ultimi anni, ha, infatti, effettuato degli investimenti milionari nell'ambito della neonata industria della cannabis legale, dapprima con 'Merryjane', ovvero una piattaforma digitale che, oltre a fungere da aggregatore di notizie sul mondo della cannabis, svolge una sorta di funzione enciclopedica, sia relativamente alla storia della marijuana – e quindi alla sottocultura creatasi attorno all'utilizzo ricreativo della pianta – che alla situazione legislativa nei vari paesi del mondo.
Successivamente è arrivato anche 'Leafs By Snoop', il primo vero e proprio brand di marijuana, che attualmente commercia la sostanza in tutte quelle aree degli Stati Uniti d'America che ne hanno già regolamentato il commercio.
Casa Verde Capital
Ma l’investimento più significativo – ben 25.000.000 di dollari iniziali – è arrivato due anni fa con la creazione di Casa Verde Capital, una sorta di acceleratore di start up nata per aiutare le nuove imprese nel settore della cannabis, grazie allo sviluppo di software funzionali a questa neonata industria.
La sopracitata società di venture capital è stata fondata da Snoop Dogg assieme a Ted Chung, Evan Eneman e Karan Wadhera; pochi giorni fa è stata annunciata la chiusura del fondo d'esordio, con la strabiliante cifra di 45 milioni di dollari, segno evidente del fatto che l'industria della cannabis legale oltreoceano rappresenta già qualcosa di concreto, anche e soprattutto a livello economico.
'Noi abbiamo deciso di focalizzarci sulla parte esterna dell'industria della marijuana: sostanzialmente, almeno per ora, il fondo non sarà destinato a quelle società che toccano materialmente le piante, non avremo a che fare con i coltivatori in prima persona', ha precisato Karan Wadhera, gestore del fondo, che non si è fatto alcun problema a lasciare il mondo della della finanza istituzionale – lavorava in Goldman Sachs– per abbracciare in pieno il progetto di Snoop Dogg.