Il prossimo aggiornamento di iOS, il numero 11.4, impedirà alla presa Lightning di funzionare dopo sette giorni di attività. Questa iniziativa di Apple è in linea con la filosofia dell’azienda che da sempre si è contraddistinta per la protezione massima dei dispositivi dei propri clienti.

Privacy e sicurezza: un'arma a doppio taglio

La nuova funzionalità permette alla batteria del dispositivo di venire ricaricata, ma non consente alcuno scambio dati via USB: da qui il nome “USB Restricted Mode”. Dopo sette giorni in cui l’utente non inserisce il proprio codice PIN scatta questa misura di sicurezza, concepita per difendere iPhone e iPad dalla possibilità che qualcuno riesca a sfondare le misure di protezione tipiche dei dispositivi Apple.

Gli utenti saranno in generale soddisfatti e contenti, specialmente in un clima in cui sembra che la privacy venga quotidianamente violata dalle compagnie dell’hi-tech, e consoliderà la fiducia nei prodotti di Cupertino.

I problemi sorgono per gli informatici forensi. Da anni Apple si trova a fronteggiare le richieste pressanti dei corpi di polizia di tutto il mondo per poter avere accesso ai dati che sono contenuti nei dispositivi in possesso degli indagati.

ll conflitto tra giustizia e interessi

Il caso più eclatante è successo dopo la strage del 2 dicembre 2015. A San Bernardino, in California, Syed Rizwan Farook e Tashfeen Malik spararono all’Inland Regional Center, uccidendo quattordici persone.

Il Dipartimento di Giustizia chiese ad Apple di fornire i codici per decrittare l’iPhone 5 dell’attentatore, ritenendo che ci fossero prove cruciali all’interno. Tim Cook, amministratore delegato dell’azienda, disse che non avrebbe concesso il permesso.

Nella lettera ai consumatori datata 16 febbraio 2016, tuttora reperibile sul sito dell’azienda, Tim Cook spiega come il suo atto sia stato necessario per impedire la creazione di un precedente che avrebbe consegnato nelle mani del governo statunitense uno strumento in grado di entrare in qualsiasi dispositivo Apple, anche al di fuori di crimini di una gravità simile a quella della strage di San Bernardino.

Ciò senza sminuire la preoccupazione delle forze dell'ordine.

Le notizie di questi giorni, circa l’aggiornamento degli iPhone e iPad con il sistema USB Restricted Mode, confermano la volontà di Apple di farsi garante della privacy dei propri clienti, impedendo la creazione di sistemi di sorveglianza di orwelliana memoria.