Da qualche anno si può notare sul web un costante aumento della quantità di fake news. Infatti, una news su 5 è sempre falsa. Il motivo è che si arriva a scrivere di tutto per attirare più lettori possibili e la cosa preoccupante è che lo si fa su ogni genere di notizia: benessere, medicina, politica, incidenti o fatti di cronaca mai avvenuti oppure avvenuti realmente, ma esasperati fino ai limiti massimi. Una categoria dove ciò accade è il gossip, molto amata dagli italiani ed è una di quelle in cui questa problematica succede di frequente. Ovviamente, gli esempi non si fermano solo a questi, sono infiniti, ma il punto altrettanto preoccupante è il fatto che la gente ci crede.

Indubbiamente ha ragione chi dice che non si hanno sempre i mezzi per capire se una notizia sia veritiera oppure no, ma sono tante le persone che arrivano a fare le cose più esilaranti di questo mondo, perché si sono fatte influenzare da quello che leggono. Finché sono cose marginali come il gossip, quindi una sorta di intrattenimento, è un conto, ma quando si arriva a toccare tematiche importanti, diventa un problema.

Facebook odia le fake news

Dopo un'infarinatura generale riguardo le Fake News, si può parlare di quello che pensa Facebook a riguardo e soprattutto di quello che ha fatto. Dopo la lotta contro il terrorismo, che si spera non essere caduta nel dimenticatoio (se non sapete di cosa si parla, leggete la notizia “Facebook e la dura lotta contro il terrorismo”), ne inizia un'altra contro le fake news.

In particolare, dal 10 di questo mese, ha iniziato a esporre una sorta di sondaggio a vari utenti di alcuni paesi europei, come Italia, Spagna e Germania, chiedendo loro se hanno confidenza con delle fonti di notizia specifiche. L'obbiettivo è limitare la diffusione di bufale e disinformazione che, come nel web, sono presenti in massa nei vari social network, in questo caso Facebook.

C'è da dire che ha già provato a fare una cosa del genere negli Stati Uniti ed i risultati non sono stati tanto appaganti, ovvero ha causato un finimondo tra le testate giornalistiche, i quali si puntavano il dito a vicenda, senza escludere anche le varie polemiche degli utenti. Sarebbe prevedibile, se succedesse lo stesso in Italia, ma si spera in un modo più controllato.

In conclusione?

Un portavoce di Facebook ha voluto chiarire il fatto che i risultati del sondaggio non incideranno immediatamente sulle notizie che compaiono nel social, almeno non subito. Quando e se succederà, sarà Facebook stesso ad avvisare gli utenti dei cambiamenti. Ai prosperi l'ardua sentenza.