Dal 12 al 14 ottobre 2018 è possibile ammirare presso la Fiera di Roma, tutte le eccezionali invenzioni realizzate dai maker (gli inventori) in campo scientifico e tecnologico, avendo la possibilità anche di poter interagire con i maker e di togliersi le curiosità su quella determinata invenzione.

Questa fiera è nata 12 anni fa a San Francisco, in America, su idea del giornale: "Make: magazine". In seguito è diventata come noi ora la conosciamo, diffondendosi in tutto il mondo oltre ad essere anche un evento europeo.

I padiglioni da visitare sono 7, ognuno dedicato ad uno specifico settore.

Si va dalla ricerca aerospaziale, all'elettronica, passando per l'economia circolare e la tecnologia dei droni, ai giovani inventori e tanto altro.

L'evento è anche sponsorizzato da grandi aziende come Eni, Sky, Trenitalia, Atac, Bnl e tante altre.

All'interno dei padiglioni è possibile osservare tanta creatività ed ingegno, oltre ad ammirare le invenzioni in atto.

Come è organizzata l'esposizione

Vi sono, ad esempio, abiti innovativi con luci decorativi, robot evoluti in grado di reagire perfettamente con l'uomo e di fargli compagnia, un orto biologico in grado di crescere su dei pannelli di tessuto e risparmiare spazio, un mini catetere in grado di essere inserito nel cervello durante le operazioni neurochirurgiche, una app in grado di progettare un viaggio e di pagare con carta di credito i trasporti e tanto altro.

Sono infatti circa 700 i progetti che sono stati selezionati per partecipare alla fiera di Maker Faire.

C'è spazio anche per chi volesse approfondire, grazie al padiglione 10 in cui si possono assistere alle conferenze dei vari maker.

E' possibile anche entrare alla Fiera come studente, con la propria Scuola. Grande importanza è stata data al tema della sostenibilità e delle energie rinnovabili: è possibile osservare dal vivo auto ad energia solare, o auto elettriche utilizzate in alcune competizioni universitarie.

Circa oltre 100000 persone sono attese per questo week-end, molte di più delle precedenti edizioni, soprattutto giovani e studenti. E' stato straordinario poter ammirare le principali invenzioni e parlare con alcuni maker che hanno potuto raccontare lo scopo della loro invenzione, il lavoro di squadra fatto, i materiali usati per costruire la scoperta e come si sono finanziati.

Ciò che, durante la visita, ha impressionato di più è stato un robot interattivo presentato dal team di ricerca dell'università del Trinity College che vendeva il software di quel robot che era in grado di parlare, muoversi, interagire come gli esseri umani.

Visitando questa mostra possiamo intuire come sarà il nostro futuro e quali saranno le principali invenzioni che aiuteranno l'uomo in vari campi, in particolare quello medico.