Qualche tempo fa circolava una vignetta scherzosa su come guadagnare con Facebook. Diceva: disattiva Facebook e vai a lavorare. Per una volta invece con Facebook si potrebbe guadagnare davvero, e senza particolare ingegno (anche se verosimilmente non si tratterà di grosse cifre). La notizia è che Facebook rimborserà gli utenti con l’app Facebook Study. Dopo lo scandalo Cambridge Analytica e le critiche sulla violazione della privacy degli utenti, il social network blu cambia strada, e lancia una nuova app dedicata a studiare le abitudini degli utenti sullo Smartphone.

Dopo Research, Study

Facebook Study è una nuova app per Android (non accettata da Apple, che ha regole molto rigide sulla privacy) che serve a studiare le altre app installate sugli smartphone: quali sono, come e per quanto tempo vengono usate. Qualcosa di simile Facebook aveva tentato nel 2018 con Facebook Research, esperimento però fallito proprio perché non c’era stata la massima trasparenza nel comunicare il comportamento dell’applicazione, sui dati raccolti e la loro destinazione.

Dati sensibili al sicuro

Questa volta invece l’azienda fondata da Mark Zuckerberg assicura la massima trasparenza: niente raccolta di dati sensibili, foto, video, user e password, contenuti dei messaggi e contatti, ma solo informazioni sull’uso delle app: quali, per quanto tempo, per quali funzionalità, con quale dispositivo e quale modello.

E ancora, Facebook assicura che i dati non saranno venduti a terzi e non serviranno alla profilazione a scopi pubblicitari. Serviranno a studiare le abitudini degli utenti per migliorare i servizi di Facebook.

Quello che non si sa è quanto guadagnerà chi accetterà di farsi “spiare” dal social network con Facebook Study (con Facebook Reserach si poteva arrivare a 20 dollari).

Si sa però che i pagamenti avverranno su un conto PayPal e che l’app sarà disponibile solo per i maggiorenni e comunque per una clientela selezionata anche attraverso una campagna pubblicitaria. Insomma, anche qui i guadagni non saranno così facili e immediati.

Si parte da USA e India

Facebook Study debutta in USA e in India, ma presto dovrebbe arrivare anche in Europa.

Se è vero che il motto del social network più usato recita “è gratis e lo sarà sempre” ma in realtà si paga cedendo quote di privacy, questa volta con Facebook Study si ribaltano le parti: è Facebook che paga l’autorizzazione a conoscere (e a usare) le abitudini degli utenti digitali. Resta la curiosità di vedere quale successo avrà questo nuovo esperimento e soprattutto a cosa serviranno davvero i dati raccolti.