Solo sabato 28 marzo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva annunciato lo stanziamento di 400 milioni in buoni spesa da destinare alle famiglie bisognose di ogni Comune italiano e in neanche 24 ore c'è chi si è approfittato della situazione. Da ieri 29 marzo infatti è comparsa una truffa che viaggia su Whatsapp: si tratta di falsi buoni spesa messi a disposizione da diverse e note catene della grande distribuzione. Aprendo il messaggio il rischio è quello di consegnare i propri dati personali.

Buoni spesa, attenti alla truffa su Whatsapp

Il messaggio con apposito link che sta circolando in questi giorni su Whatsapp gioca molto sulla situazione di emergenza e di difficoltà che i cittadini Italiani stanno vivendo in questo periodo. Si parla dell'Italia come del paese europeo più colpito e con un accesso ristretto agli acquisti. Il messaggio presenta così la falsa soluzione con buoni spesa di 200 euro gratuiti messi a disposizione da diversi marchi famosi della grande distribuzione organizzata. Per riceverli basta semplicemente rispondere a delle domande.

Al di sotto del messaggio vi sono i loghi di alcuni marchi della grande distribuzione, come Aldi, Coop, Carrefour, Penny Market e Lidl e l'invito a rispondere a delle semplici domande.

Sin da subito ci si rende conto che il tutto è scritto in un pessimo italiano, oltre all'assurdità di dover rispondere ad un quiz per ricevere tale buono, come se ci si trovasse in un programma televisivo.

Facendo un rapido controllo sui siti dei vari marchi della grande distribuzione si scopre che nessuno di essi ha previsto buoni simili per le famiglie e che pertanto si tratta solo di una trovata fraudolenta per sottrarre dati sensibili agli utenti.

Buoni spesa falsi, allerta da parte della Polizia

A mettere in guardia gli Italiani che hanno poca dimestichezza con la tecnologia, soprattutto in questo periodo di difficoltà legato all'emergenza Coronavirus, ci ha pensato la Polizia di Stato che ha pubblicato sul proprio profilo Twitter un messaggio indirizzato proprio a mettere in guardia dalla truffa.

Buoni spesa e altre truffe in circolazione

Oltre a quella dei buoni spesa, risalente al 29 marzo, c'è anche un'altra truffa o fake news che rischia di essere presa sul serio dai cittadini italiani: si tratta di una comunicazione, presentata come Circolare del Ministero dell'Interno, che è circolata ancora una volta su Whatsapp e con la quale si invitava i non residenti a fare ritorno al proprio domicilio, onde evitare pesanti sanzioni.

Il volantino, recante il logo della Repubblica Italiana, oltre che in rete è circolato anche in vari condomini, generando non poche ansie nei vari inquilini.

Anche in questo caso si tratta di una truffa: 'Si tratta di qualche malintenzionato che con la scusa vorrebbe farvi uscire di casa per entrare e commettere furti, l'avviso è assolutamente falso' ha chiosato anche in questo caso la Polizia di Stato.