Apple rispetto alla sua ultima politica commerciale sta proponendo il ritorno sui propri MacBook e Mini di processori di sua proprietà e fabbricazione, questi processori sono basati su architettura ARM ottenuti tramite processo produttivo a 5 nanometri, inoltre questi processori sono sinergicamente affiancati dal nuovo e potente sistema operativo macOS Big Sur.
Le prestazione dovrebbero migliorare: più potenza ma salvaguardando la batteria
Secondo quanto dichiarato dalla casa produttrice le prestazioni saranno fino a 3,5 volte superiori ai processori MacBook della precedente generazione, fino a 5 volte più veloce rispetto ai precedenti processori grafici (GPU), i MacBook saranno inoltre dotati di Solid disk (SSD) che permetteranno un passaggio dati fino a due volte più veloce rispetto ai modelli precedenti.
Questa potenza la si è ottenuta senza lesinare energia preziosa per la batteria, infatti la Apple dichiara fino a 15 ore di navigazione internet in modalità wireless e fino a 18 ore di visualizzazione filmati, e come se non bastasse questi processori hanno anche una ridotta esigenza di raffreddamento, il che ha permesso la creazione di un elegantissimo design totalmente fanless.
I prezzi partono da 819€ per il modello "base" MacMini 256 GB SSD, 8GB di RAM e GPU Octacore con supporto per monitor fino a 6K 60hz, fino ad arrivare al super performante MacBook PRO13 M1 avente le seguenti caratteristiche principali:
- Monitor 13" con una risoluzione di 2560×1600 (227PPI)
-CPU 8-core + GPU 8-core ed una Neural Engine 16-core
-Altoparlanti stereo con suono processato in Dolby Atmos ed un input sonoro assicurato da tre microfoni direzionali.
Tale versione dotata di 512GB SSD avrà come prezzo di listino 1.709€
Apple continua la sperimentazione e prove su strada
Le prime prove su strada eseguite sul nuovo MacBook Air con chip M1 e 8GB Ram hanno dimostrato un effettivo miglioramento delle prestazioni, infatti da tali prove è emerso che il nuovo MacBook Air ha battuto sia il Mac Book Pro 13 con CPU Intel, sia il super performante iMac Pro anno 2019 dotato di processori Intel Xeon W.
I miglioramenti hanno riguardato sia la velocità di esecuzione dei programmi che una migliore gestione delle risorse del sistema.
In conclusione se il buongiorno si vede dal mattino, questa rinnovata reunion hardware e software in casa Apple sembra davvero che stia portando buoni frutti.