Dopo l'ennesimo attacco da parte degli hacker, la Nintendo infligge un altro duro colpo alla pirateria. Stavolta a pagarne il prezzo è il canadese Gary Bowser, che ironicamente condivide il cognome con il cattivo principale di "Super Mario". Accusato di aver sfruttato la vulnerabilità della console ibrida "Switch" per permettere agli utenti di avere accesso ai Videogiochi in modo totalmente gratuito grazie all'utilizzo di un modchip utile a far girare delle ROM sulle console. Secondo quanto riportato dal sito specializzato TorrentFreak: "Con il nuovo accordo, il canadese si dichiara colpevole di cospirazione per aggirare le misure tecnologiche e il traffico di dispositivi di elusione.

Ammette anche di aver violato la disposizione anti-circonvenzione del DMCA. Entrambi i capi d'accusa comportano una pena detentiva massima di cinque anni"

La carriera dell'hacker dal suo inizio fino al Nintendo Switch

Stando ai documenti diffusi da TorrentFreak Bowser si è però dichiarato colpevole di due delle undici accuse attribuite dall'azienda, ma disposto comunque a risarcire la Nintendo per una somma pari a 4,5 milioni di dollari. Ha inoltre ammesso di aver collaborato con il team Xecuter a partire dall'uscita della console Nintendo 3DS, aderendo di sua spontanea volontà. Con l'intento di trovare un modo per permettere l'esecuzione sulla console di videogiochi piratati e non solo. Con il gruppo ha poi hackerato anche la recente Nintendo Switch e molte altre console con dispositivi come Gateway 3DS, TrueBlue Mini, SX, Stargate e Classic2Magic.

La denuncia da parte di Nintendo e l'arresto

Già lo scorso anno l'azienda nipponica aveva denunciato il team dedito alla pirateria, il gruppo era infatti responsabile della progettazioni dei già citati modchip denominati SX Core ed SX Lite. Tali dispositivi erano rivenduti online e consentivano per l'appunto l'avvio delle ROM (versioni piratate di videogiochi protetti da copyright) sulla console Nintendo Switch.

La loro prima creazione sarebbe invece stato un dongle USB utile a caricare un sistema operativo diverso e personalizzato, ma limitato alle prime console prodotte, che montavano dei chip Tegra difettosi.

GaryOPA, questo lo pseudonimo che Bowser utilizzava online, è stato inoltre arrestato a fine 2020, mentre era in fuga nella Repubblica Dominicana, per evitare conseguenze legali.

Attualmente sta scontando la sua pena negli Stati Uniti. Insieme a lui, anche il suo collaboratore Max Louarn è attualmente in prigione, arrestato lo scorso anno. Yuanning Chen invece è ancora in libertà.

La vittoria della Nintendo ai danni del team

La grande N afferma di aver perso tra i 65 e i 150 milioni di dollari, il tutto a causa del solo team Xecuter e dei dispositivi da loro prodotti. D'altro canto Gary afferma di aver guadagnato non più di 320mila dollari grazie alla loro diffusione.

La Nintendo non fu però l'unica "vittima" del team, nel tempo vennero realizzate modifiche anche per console Xbox e PlayStation. Nonostante ciò, solo l'azienda di Kyoto ha avuto il coraggio di portare Gary Bowser davanti ad un giudice, andando fino in fondo e, a quanto pare, vincendo.