Sono tanti gli utenti che da tempo si lamentano delle bollette a 28 giorni di diversi operatori, quali tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb. Su questo fronte si segnalano novità importanti da Agcom, l'Autorità per le comunicazioni. Sono infatti in arrivo multe salate per chi non ha osservato il comunicato stesso di Agcom del mese scorso, in cui si stabiliva il ritorno alla fatturazione mensile o suoi multipli. Ancora oggi, i principali operatori di telefonia in Italia inviano la fattura ogni quattro settimane, nonostante l'annuncio dato dall'Autorità italiana nel corso della primavera di quest'anno.
Una bolletta in più ogni 12 mesi
Da semplici calcoli, si evince come le bollette siano in un anno complessivamente 13, per 28 settimane di fatturazione. E' sufficiente dividere i giorni totali in un anno (365) per il numero totale di settimane (28). Come risultato si ottiene appunto 13, il numero di bollette che devono essere pagate in in un anno solare in un sistema che prevede la fatturazione ogni 4 settimane. Se ad esempio pago una bolletta di 26 euro per adsl e parte telefonica, e alla stessa promozione aderiscono 100 mila clienti, il guadagno per l'operatore attraverso la fatturazione ogni 28 giorni è pari a 2,6 milioni di euro.
Sul banco degli imputati sono finite Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb.
I consumatori sono fiduciosi sul fatto che le multe in arrivo da Agcom possano servire da effetto deterrente nei confronti di aziende di altri settori, interessate nel modificare la scadenza temporale della bolletta a carico del cliente. Nel concreto, l'azione dell'Autorità italiana per le comunicazioni si prefigge lo scopo di cancellare il fenomeno ormai divenuto di uso comune del fatturare le bollette ogni 28 giorni giorni, dopo che la prima delibera è rimasta inascoltata da parte dei grandi operatori.
Cambio anche in Sky
Nel frattempo, è arrivata la denuncia da parte dell'Adiconsum di Bergamo in relazione alla modifica della fatturazione di Sky, che dal 1° ottobre avverrà per 28 giorni e non tutto il mese. Al momento non vi sono state comunicazioni da parte dell'Agcom, la cui delibera dello scorso mese era inerente esclusivamente agli operatori di telefonia.
Il timore che la 'patata bollente' della bolletta a 28 giorni si allarghi anche ad altri settori sta però trovando riscontri reali mese dopo mese. Segnaliamo infine come il consumatore abbia facoltà di rescindere il contratto senza pagare ulteriori penali, a patto che la rescissione avvenga entro le tempistiche segnalate dall'operatore.