Presso l'aula didattica della Mole Vanvitelliana ad Ancona sabato 20 aprile si è svolto il convegno sulla questione femminile ed è stato presentato il libro Il corpo non sbaglia di Lidia Castellani ispirato ad un tragico fatto avvenuto in Toscana, l'uccisione di una donna a colpi di machete da parte del marito.
L'incontro è stato di ampio respiro, perché accanto alla scrittrice Lidia Castellani sono intervenute Simona Cardinaletti, psicologa e responsabile della Casa Rifugio di Ancona, Fausta Casagrande, sostituto Commissario presso la Questura di Ancona, e Myriam Fugaro, Presidente dell'Associazione Donne e Giustizia, e Componente del Comitato Pari Opportunità presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati.
L'organizzazione dell'evento è stata effettuata dall'Associazione 'Se non ora quando Ancona'
Pur trattandosi di una questione così dolorosa, il peso è stato fugato dalla presenza di intervalli musicali grazie alla partecipazione del trio 'Nino Rota' e la lettura , per bocca dell'attrice Lucia Bendia, di pagine significative del romanzo.
La ricchezza degli interventi è giustificata dalla drammaticità dei fatti. Sono 124 le donne uccise in Italia solo nel 2012, 1/5 degli uomini in coppia compiono violenza psicologica e fisica su di lei, ogni 7 minuti un uomo stupra o tenta di stuprare una donna, ogni tre giorni un uomo uccide una donna. Il 30% degli omicidi sono femminicidi.
Che il nostro paese viva anche in questo campo in uno stato di arretratezza pesante lo dicono ancora una volta le cifre.
I centri antiviolenza in Italia sono meno che in Grecia e in Turchia. In Spagna sono 4500, in Germania sono 7000, in Inghilterra 3890, in Francia 1100, in Italia non esiste una linea di finanziamento da parte dello Stato. Se ne fanno carico i Comuni, gli Enti locali e le Provincie. Con queste cifre è iniziato il convegno, che ha poi portato l'attenzione, attraverso la testimonianza del sostituto Commissario Casagrande, sull'efficacia dello strumento dell''Ammonimento' come deterrente utile nella lotta contro lo stalking.
Al termine interessante è stato il suggerimento che l'attrice Lucia Bendia ha rivolto alla scrittrice Castellani per ricavarne un testo teatrale che lei sarebbe disposta a recitare onde raccogliere fondi per la casa rifugio di Ancona.
Non si è parlato però della mancata regolarizzazione delle coppie di fatto, figura sociale ormai molto diffusa ma per la quale nessuna legislazione protegge la convivente, o il convivente in genere, anche se di recente è stata varata la norma che prevede parità nell'asse ereditario tra figli legittimi e non.
La questione femminile è purtroppo alla ribalta di nuovo in questi giorni dopo il fatto di Pesaro e quello laziale, purtroppo però la discussione sui PACS in Parlamento è poi stata messa a tacere, nulla si è fatto e il problema rimane ancora presente e scottante nel nostro sociale. Per le coppie di fatto c'è solo la possibilità di firmare un 'Contratto di convivenza' che stabilisce i diritti e doveri di una coppia ma non ha alcun valore vincolante in materia ereditaria.