L'avvio della nuova stagione dei saldi, quelli invernali del 2014, è stato come al solito caratterizzato da stime diversificate in merito al loro possibile andamento. Molte Associazioni di Consumatori sono infatti pessimiste in quanto le famiglie hanno pochi soldi in tasca a causa della crisi economica, dei rincari e delle nuove tasse.



Altre Associazioni di Consumatori spingono inoltre per la liberalizzazione dei saldi in quanto ogni negoziante dovrebbe avere la libertà di praticare all'occorrenza gli sconti, le promozioni e le svendite. Ma qual è il reale termometro dei saldi invernali del 2014 sul territorio?





Ebbene, in accordo con quanto riportato dal sito Internet della Confcommercio, a Torino è attesa una spesa media di 240 euro, mentre in Sardegna la media sarà di 280 euro a famiglia con i commercianti che al riguardo puntano su buoni affari per risollevarsi da condizioni difficili legate anche alla recente alluvione.



Nella Regione Veneto la Confcommercio ritiene che per i consumi sul territorio i saldi rappresenteranno un importante banco di prova. Più critica è invece la posizione dell'associazione dei commercianti in città come Pisa dove viene fatto presente come non possano di certo essere solo i saldi la soluzione ai problemi legati alla contrazione dei consumi.

Al di là delle cifre legate alle previsioni di spesa delle famiglie, è chiaro che in materia di acquisti in saldo ci si manterrà comunque ancora lontani dai volumi di vendite del periodo precrisi.