Con l'arrivo di maggio e della stabilità atmosferica, si risveglia in molti di noi il desiderio di trascorrere un fine settimana all'aperto, magari in una località marina, ed ecco la mia proposta: domenica 11 maggio, a Camogli, potrete partecipare alla Sagra del Pesce.

Questo evento, uno dei più tipici della Liguria, nella Riviera del Levante, conosciuto anche all'estero, si svolge al porticciolo, nella pittoresca Piazza Cristoforo Colombo, in una scenografia naturale unica, e ogni anno vi partecipano numerosissime persone, sia abitanti della zona che turisti; è un evento organizzato dalla Pro Loco cittadina, con il patrocinio del comune, e il volonteroso aiuto dei camogliesi.

La prima manifestazione si tenne nel 1952 con la collaborazione di alcuni attivi residenti, desiderosi di voler dar vita ad un momento di aggregazione e di sviluppo turistico nella loro città, ma nel contempo strettamente legata alla festività di S. Fortunato, patrono dei pescatori.

Nel XVIII secolo, quando Camogli, come quasi tutti i paesi della riviera ligure, fondava la sua esistenza sulla pesca, i pescatori, allorché il mare era impossibile da navigare per le avverse condizioni meteorologiche, pregavano la loro unica Madonna della cittadina, Nostra Signora del Boschetto. Sentivano tuttavia la necessità di avere un loro santo protettore, che li sostenesse nelle situazioni difficili durante la navigazione.

Fu così che il parroco di allora, Padre Pellegrino De Negri, fece richiesta al Papa Pio XII di trovare un santo: fu scelto un legionario romano convertitosi al Cristianesimo, senza nome, e mentre i camogliesi stavano tornando da Civitavecchia su una galea con le spoglie del legionario, una forte burrasca mise in pericolo le loro vite, così da spingerli a pregare quel santo: le loro preghiere furono ascoltate, tanto che poterono tornare tutti alle loro case.

Quel santo fu chiamato Fortunato e la sua commemorazione venne fissata nella seconda domenica di maggio: da allora, le sue spoglie si trovano nella Basilica di S. Maria Assunta, affacciata sul porticciolo sottostante.

Emblema della sagra è la padella dove viene fritto il pesce, destinato ad ospiti, villeggianti ed abitanti: una padella d'acciaio da guiness dei primati, con un diametro di poco meno di 4 metri (esattamente 3,80), un manico di 6 metri, pesante 26 quintali e con capacità di 2.000 litri.

I festeggiamenti cominciano la sera della vigilia, dopo la celebrazione religiosa, seguita dalla processione dell'Arca di S. Fortunato,con la presenza della banda musicale "Città di Camogli" e di moltissimi fedeli; alla fine la processione si trasferisce sulla spiaggia, dove si assiste al lancio di fuochi d'artificio e vengono incendiate le multiforme sculture di legno ("falò"), realizzate dai camogliesi dei quartieri Porto e Pinetto, poste rispettivamente nella zona antistante la Basilica e alla Rotonda.

La domenica mattina, dopo la benedizione del pescato e della padella, si friggono all'incirca 3 tonnellate di pesce azzurro, pressappoco 30.000 razioni da distribuire gratuitamente a tutte le persone presenti, con il prezioso aiuto di molti volontari che contribuiscono alla buona riuscita della sagra.

Per concludere una precisazione curiosa: la padella usata oggi è la quarta della serie e, a festa conclusa, viene collocata su impalcature che giacciono sui fondali del porticciolo,  ma viene anche trasportata  in altre regioni d'Italia, in occasione di particolari manifestazioni folkloristiche.

La Sagra del Pesce di Camogli si può ritenere uno degli appuntamenti gastronomici tra i più attesi ed amati; per questo ve la suggeriamo senza indugio.