L'abito è il capo che, nell'armadio di un uomo ed in particolare e con certe caratteristiche, in quello del businessman, non può mai mancare. La sua invenzione, sebbene non vi sia l'assoluta certezza del chi e del quando, può essere fatta risalire con buona approssimazione al seicento, e la sua evoluzione del tutto graduale, si è poi spinta fino agli anni Trenta del Novecento. E' innegabile come l'abito sia, nel passato ed ancor più nel presente, il protagonista assoluto dello stile e dell'eleganza maschile.
Può essere di due tipi: monopetto a due o tre bottoni oppure doppiopetto.
Nel passato si utilizzavano perlopiù tessuti pesanti, mentre oggi per il confezionamento si utilizzano tessuti di media pesantezza che si possono utilizzare mediamente durante tutto l'anno. Sempre nel passato l'abito veniva accompagnato dal gilet, consuetudine venuta meno o comunque fortemente diminuita soprattutto nel quotidiano con il passare del tempo. Gli uomini dai 25 ai 45 anni indossano tendenzialmente l'abito senza il gilet, mentre dopo i 45 anni c'è una percentuale alta di uomini che portano giacca e pantalone in contrasto oppure il cosiddetto blazer.
Queste combinazioni seppur apprezzabili non sostituiscono l'abito classico, ma in molte aziende è un modo di vestire comunque accettato, soprattutto se di medie dimensioni o piccole e situate in provincia.
Le regole che compongono i canoni del business wear sono di derivazione britannica perché è proprio il Regno Unito ed in particolare Londra ad essere considerata la patria della Moda maschile. Nasce infatti in Inghilterra la consuetudine del famoso "no brown in town" secondo la quale l'abito del businessman debba essere rigorosamente blu o grigio scuro.
I colori scuri erano un must perché quelli più chiari potevano rendere maggiormente visibile lo sporco e la polvere delle città. Nel presente il colore marrone viene invece apprezzato nell'abbigliamento lavorativo ed anche dagli stilisti, mentre oltremanica viene visto ancor oggi come un tabù.
L'abito deve necessariamente essere indossato con la camicia a manica lunga: una vastissima percentuale di uomini invece, e soprattutto d'estate, si ostina ad indossare la camicia con le maniche corte.E' come cadere sulla classica buccia di banana; non c'è cosa peggiore della camicia a manica corta sotto un abito magari di ottima fattura e abbinata alla cravatta.
In passato, ma in parte ancora nel presente, si parlava dei cosiddetti "colletti bianchi" facendo appunto riferimento agli impiegati che indossavano una perfetta camicia bianca, con il polsino da gemelli.