Il semplice suono della parola Spritz porta in mente due marchi italianissimi: Campari e Aperol. Il cocktail per eccellenza del nordest d'Italia e diffuso in tutta la penisola sta conquistando i palati più raffinati del mercato mondiale. Tutto inizia nel 2003 quando Campariacquista Aperol, una bevanda di colore arancio e leggermente amara che si ottiene appunto,con l'infusionein alcol di arancia, radici ed erbe. La società lancia una eccellente campagna di marketingutilizzando lo Spritz come mezzo principale per espandere nel mondo il consumo di Aperol.

Il successo è praticamente garantito ma non immediato.

Campari sceglie una strategia vincente

Prosecco, Aperol e una spruzzata di acqua frizzante o seltz (acqua fortemente gassata e spruzzata direttamente dal sifone) ed è pronto in versione originale. Gli addetti della società milanese scelgono accuratamente un bar alla moda in unadeterminata cittàe propongono ai barman corsi perpreparare lo Spritz. Una voltacoinvolta la clientela ed amici si passa al locale successivo e così via. Il raggiungimento degli obbiettivi non tardano in arrivare, unacomunità dopo l'altra contagiano un intero paese; è il caso di Germania, Francia, Austria, Belgio, Svizzera e Regno Unito, diventati in questo2016 i principali mercati di Aperol, grazie al cocktail arancione made in Italy.

Adeguarsiai cambiamenti e puntare all'America

La società è in continua evoluzione e il buon fiuto consiglia di "cavalcare l'onda". La crisi economica, la consapevolezza chel'abuso è dannoso alla saluteealcune recentileggi limitano il consumo di bevande alcoliche, allora la carta che si gioca Bob Kunze-Concewitz, è la bassa gradazione alcolica.

"Un cocktail leggero, spiega l'amministratore delegato di Campari, può essere bevutocome aperitivo o comunque con poca quantità di cibo"."Un motivo in più per sbarcare nel difficile mercato americano", aggiunge Concewitz, che di recente ha lanciato unaforte campagnaattraverso bar e ristoranti italiani dei migliori quartieri di San Francisco, Miami e New York.