Il Festival Europeo del Gelato parte da Firenze. Una delle manifestazioni primaverili più note del vecchio continente, giunta alla sua ottava edizione, è iniziata. Le tappe successive si svolgeranno in altre città italiane - Roma, Torino e Milano - prima di oltrepassare le Alpi per raggiungere Londra, Varsavia e Amburgo.

Tutti possono partecipare acquistando un biglietto d’ingresso e assaggiare così, oltre ai gusti più tradizionali, anche le varianti che chef stellati e i gran maestri della pasticceria hanno ideato appositamente per la manifestazione.

Quest’evento, oltre a deliziare i golosi, trasforma i partecipanti in giudici. Infatti, saranno loro a valutare le varietà e i sapori proposti dai creativi gelatieri, decretando così la bontà migliore. L’iniziativa chiuderà i battenti a Firenze il 17 Settembre.

Un po' di storia

La scelta della location, dove si svolgeranno gli ultimi giorni del festival, non è casuale. Esattamente nel 1565 l’architetto Bernardo Buontalenti inventò il gelato nel Gran Ducato di Toscana. A Caterina II dei Medici è riconosciuto il merito di aver diffuso questa prelibatezza italiana in tutta Europa. La nobildonna, sposando Enrico II di Francia, fece conoscere anche agli aristocratici cisalpini questa delizia, di cui più tardi s’innamorò anche il Re Sole.

Luigi XIV permise a Francesco Procopio dei Coltelli, un cuoco siciliano, di aprire il primo caffè-gelateria della storia a Parigi, il celebre Café Procope, frequentato da molti intellettuali e artisti di quell’epoca e delle successive. I letterati, in particolar modo, apprezzarono a tal punto la raffinatezza di questo dolce che ne divennero evangelisti.

A tal proposito, ecco come Marcel Proust descrive il gelato: “tutte le volte che ne prendo, sono templi, chiese, obelischi, rupi; è come una pittoresca geografia che prima ammiro, per poi convertire quei monumenti di lampone e vaniglia nella mia gola”.

È solo una questione di gusto?

Con l’avvento dell’industria quest’alimento si è aperto al consumo di massa, diventando amatissimo dai grandi e dai più piccini.

Che il gelato sia buono è noto a tutti, ma non tutti sanno che faccia anche bene alla salute, soprattutto se è artigianale. Tra i benefici collegati a un suo consumo, moderato, figurano: l’alta digeribilità, la stimolazione delle strutture muscolari, i bassi livelli glicemici.

La freschezza, gli ingredienti semplici - latte, zucchero e uova - e il gusto inteso di questo dessert hanno incrementato la domanda di mercato favorendo la nascita di un business importante per il nostro paese, pari a 2 miliardi di euro. Ergo: se è squisito, se non fa male e aiuta l’economia, perché privarcene?