La giornata al Castello della Zisa, quartiere simbolo della Palermo antica, avrà luogo il prossimo 6 maggio, grazie all'organizzazione di initinere di Serena Gebbia e Giovanna Gebbia: il primo “family friendly tour” adatto ad adulti e bambini per conoscere e scoprire le meraviglie del Castello e il patrimonio storico-culturale situato nei dintorni. L'itinerario partirà alle 10:30 da via Gili, per concludersi alle 13:00 al Castello della Zisa.

Alla scoperta dell'itinerario arabo-normanno

Racconti fantastici, fiabeschi, quasi mitologici, accompagnano i visitatori verso la maestosa imponenza del Castello della Zisa, struttura di matrice arabo-normanna che sorge al centro di un immenso giardino ricco di fontane che, al calar della sera, riflettono le luci dei lampioni che costeggiano le stesse e ne aumentano esponenzialmente la bellezza ed il fascino.

Una dimora antica, che mantiene l'originaria bellezza ruvida e immortale che la rendeva fulcro di fastosi eventi, al cui interno sono custoditi alcuni oggetti risalenti ad un tempo lontano, ma che conserva tutta la sua affascinante storia.

Proseguendo l'itinerario, a pochi metri, si trovano i Cantieri Culturali della Zisa: polo multifunzionale suddiviso in padiglioni e aree tematiche fulcro di attività artistiche, eventi culturali, mostre, workshop dove, in epoca liberty, sorgevano le famose officine dello Studio Ducrot

Al termine dell'itinerario, sarà predisposto un laboratorio creativo per i più piccoli che potranno disegnare, creare e divertirsi in un contesto creato proprio per loro. Una esperienza sensoriale che sarà accompagnata, per i più piccoli, da una merenda a base di pane e marmellata e che permetterà alle famiglie di trascorrere una giornata all'aria aperta, in pieno relax, in una full immersion storico-culturale della città.

Il percorso realizzato, organizzato e pensato in ogni dettaglio da "Initinere" rientra tra gli eventi che la stessa organizza in ambito di "turismo esperienziale": il viaggio, l'itinerario turistico che non si attraversa, ma si vive in prima persona e se ne portano con sé i ricordi, ma anche una nuova interpretazione del percorso culturale che trasforma il turista in viaggiatore.

Una nuova chiave di lettura che, oggi, va per la maggiore per far comprendere che la meta non è la cosa più importante, ma ciò che si prova e si ricorda durante e alla fine del viaggio.