Con l'uscita dei nuovi pancake, Mulino Bianco lancia la sfida ai rivali di Ferrero. Per una colazione italiana sempre più modello americano. Mulino Bianco crede fortemente nei nuovi Pancake "pronti all'uso". Una novità che mira a conquistare ulteriori fette di mercato e che si fa spazio proprio nel giorno del Pancake day.

La vice presidente marketing di Mulino Bianco, Julia Schwoerer, ha commentato con grande soddisfazione la novità lanciata dall'azienda di proprietà Barilla: "Da sempre prestiamo grande attenzione allo stile di vita e ai gusti delle persone.

Nel corso degli ultimi dodici mesi abbiamo scoperto che la felicità sta nelle piccole cose, abbiamo capito l'importanza di proporre nuovi gusti, ma anche modalità di consumo differenti, che permettano di stare insieme e divertirsi".

Barilla sfida Ferrero coi nuovi Pancake

Insomma dietro alla creazione di Pancake Mulino Bianco ci sono vari studi: secondo una ricerca Nielsen organizzata da Barilla, in ballo ci sarebbero oltre quattro milione di persone.

Un target composto prevalentemente da famiglie con bambini piccoli e ragazzi. Così Mulino Bianco ha voluto scommettere sulla colazione italiana in stile americano, convinta di raggiungere i propri obiettivi in termini di soddisfazione del cliente. E se da un lato c'è grande curiosità e aspettativa sul gusto dei nuovi Pancake, dall'altra si alimenta l'interesse sulla sfida tra Barilla e Ferrero.

Entrambe le società hanno sempre mostrato grandi capacità nell'anticipare le tendenze e le abitudini degli italiani, talvolta creando prodotti di consumo che sono diventati dei veri e propri "must have" per i consumatori più affezionati. D'altra parte Ferrero e Barilla si contendono da sempre un mercato enorme. Basti considerare che fino a qualche decennio fa, la colazione era considerata un pasto fondamentale quasi esclusivamente per i bambini. Solo nel corso degli anni ottanta, invece, si è consolidato il concetto della colazione come pasto principale della giornata. E da quel momento circa il 70% dei biscotti viene consumato abitualmente al mattino, in coppia ovviamente con caffè, latte o dolci da forno.

Stiamo parlando di un mercato che allo stato attuale vale lo 0,3% del Pil. Ma gli esperti garantiscono che questo è uno dei settori che è destinato a crescere inesorabilmente nel corso dei prossimi anni. A supporto di questa previsione i numeri e le statistiche: sempre secondo la nota rivista, una decina di anni fa il mercato delle colazioni valeva circa 4,3 miliardi; una valutazione lievitata oltre 700 milioni negli ultimi tempi.