Sembraimpossibile che nel 2015 avvengano ancora simili morti. Una donna di 39 anni, al nono mese di gravidanza, quando finalmente si era recata in ospedale per avere la sua piccola è morta, durante la preparazione per entrare in sala parto. Deceduta insieme alla piccola che portava in grembo e che doveva nascere inbreve tempo. Il padre della donna, quando è venuto a conoscenza della triste ed inaudita notizia, ha assalitoi medici.

E' accaduto nella notte all'ospedale Sant'Anna di Torino, dove la giovane donna, accompagnata dal marito, si era recata per dare alla luce la sua bambina.

Il motivo della morte è collasso cardiocircolatorio. Tra i parenti ed i sanitari è scoppiata una lite in reparto, mentre la procura della Repubblica sta indagando ed ha aperto un'inchiesta, per conoscere come sono andati veramente i fatti.

Un decesso a cui si cerca di dare spiegazione

Perquanto è accaduto nella notte tra sabato 26 e domenica 27 dicembre 2015 le forze dell'ordine stanno cercando ancora di ricostruire i fatti. Il padre della bimba, che ha dichiarato di volere solamente conoscere che cosa sia realmente successo alla propria figlia, si è scagliato contro i medici, ma è stato prontamente bloccato dai carabinieri.

Il padre della gestante, Pietro Nesta, angosciato ed in preda alla disperazione, ha riferitodi avere visto la figlia nel pomeriggio del giorno del ricovero e che la donna accusavaforti dolori all'addome.

In seguito il ricovero all'ospedale e la triste notizia deldecesso, finora senza spiegazioni, della mamma e della bambina.

Una gravidanza senza problemi

La gravidanza di Angela Nesta, continua il padre, è andata benissimo, senza alcun problema. Nessuno poteva aspettarsi una fine così tragica. La direttrice del reparto di ginecologia ed ostetricia dell'ospedale Sant'Anna di Torino, dove doveva avvenire il lieto evento, ha spiegato che, fino al momento in cui non si è sentita male, la donna non ha dato avvisaglia di problemi particolari.

Solo l'autopsia potrà chiarire quanto è successo. La stessa responsabile dichiara che in sala parto era presente un medico specializzato in anestesia e rianimazione, che ha prestato alla partoriente ogni possibile cura, ma tutto è stato vano. Sono state sequestrate, da parte degli inquirenti, tutte le cartelle cliniche ed ogni documentazione relativi al caso sanitario. Inoltre, l'equipe di medici e paramedici, che erano di turno in sala parto, sono stati identificati dai carabinieri della zona, in attesa di ciò che dirà l'autopsia.