'Non disturbare il can che dorme'. I proverbi hanno sempre un fondo di verità. Lo sanno bene una bimba di due anni e i suoi genitori. La piccola è stata azzannata da un cane che dormiva vicino alla sua cuccia. Secondo una prima ricostruzione, la minorenne giocava sul salotto ma è caduta, finendo sull'animale appisolato. Questo si è svegliato di soprassalto ed ha reagito bruscamente. La bimba è stata subito condotta all'ospedale Regina Margherita di Torino, dove i medici le hanno riscontrato una lesione alla guancia.

Grave ferita alla guancia

Gli animali possono avere reazioni strane quando si sentono in pericolo.

Probabilmente il meticcio che ha morso la bimba di due anni, a Torino, non voleva aggredirla. Stava dormendo e, improvvisamente, si è trovato la piccola addosso. Adesso, comunque, l'animale è sotto osservazione. Lo ha prelevato un veterinario amico dei genitori della minore. L'episodio è avvenuto nel circolo sportivo di cui sono titolari il padre e la madre della bambina aggredita. Il meticcio non ha mai compiuto un gesto del genere: si è sempre mostrato mansueto. Perché, stavolta, ha reagito brutalmente? Lo sta verificando un veterinario. Intanto i medici stanno valutando l'eventualità di sottoporre la piccola a un intervento chirurgico, visto che la lesione riportata alla guancia è grave.

I cani domestici sono quelli che mordono di più

Un cane che dorme e una bimba che gli cade sopra. Poi la reazione veemente dell'animale di famiglia che, fino ad allora, non aveva mai dato problemi. La minore è stata aggredita al volto ed ora, molto probabilmente, verrà operata. Eppure quel cane era stato sempre placido, 'da sempre tranquillo e innocuo'.

Forse la paura lo ha portato a comportarsi in tal mondo. Chissà? Il cane che abbaia non morde, ma non bisogna essere troppo sicuri perché, generalmente, gli animali sono imprevedibili. Insomma, non bisogna fidarsi troppo degli animali domestici. Secondo quanto riferiscono i veterinari e le statistiche, ad azzannare maggiormente sono proprio i cani domestici. Alla base di tali gesti c'è quasi sempre il comportamento sbagliato dell'uomo, che non capisce i bisogni dei suoi amati animali domestici.