Il pensiero corre, per qualche analogia, al celebre film di Alfred Hitchcock, "Psycho", in cui la mamma del protagonista Norman Bates, titolare di un motel della provincia americana che a lei è morbosamente attaccato, appare sempre in ombra dietro alla finestra di una grande villa, seduta su una sedia a dondolo. In realtà è mummificata, chissà da quanto tempo. Nel film la mamma è stata uccisa dal figlio. A Poirino, nel torinese, ieri sera i carabinieri hanno fatto la macabra scoperta di un cadavere di un'anziana donna mummificata, si presume almeno dallo scorso febbraio. A vegliarla c'era il figlio in stato confusionale che è stato interrogato e la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.
Mummificata da mesi, si attende l'autopsia
Era in una cascina nelle campagne di Poirino, un comune agricolo alle porte di Torino famoso per la produzione dell'asparago. Un'anziana di 74 anni mummificata è stata scoperta dai carabinieri nella camera da letto dell'abitazione rurale. Accanto a lei, anche la carcassa di un cane. Poco più in là, nascosto dietro un armadio, tremante e con le mani a proteggersi il volto, il figlio. I militari lo cercavano perché la compagna ne aveva denunciato la scomparsa dallo scorso 22 giugno dalla loro casa a Torino. Lo avevano cercato dappertutto finché sono arrivati alla cascina dove l'uomo, apparso in evidente stato confusionale, non ha saputo dare spiegazione alcuna sull'accaduto.
Il 48enne è stato trasportato all'ospedale di Moncalieri per accertamenti. Ora la sua posizione è al vaglio dei militari che indagano coordinati dal pm della procura di Asti Donatella Masia. Dai primi riscontri del medico legale giunto sul posto, sembra che sul corpo della donna non ci siano segni di violenza. Ma è trascorso troppo tempo per verificare da un esame esterno se sia deceduta per un malore o per altre cause.
La salma ricomposta nella camera mortuaria di Chieri (Torino) sarà sottoposta ad autopsia per stabilire quando e come sia morta.
Tante domande a cui gli inquirenti vogliono dare una risposta
Perché il figlio che aveva fatto perdere le sue tracce da giorni si trovava in quella cascina? E cosa è realmente accaduto in quella casa?
Possibile che non fosse stato a conoscenza fino a ieri della morte della madre? E se invece lo sapeva, perché non ne ha parlato con nessuno? Da quanto la stava vegliando? A queste e ad altre domande gli inquirenti cercheranno di dare risposte nelle prossime ore. Finora sono stati ascoltati alcuni vicini che erano convinti che quella cascina fosse abbandonata da molto tempo. Non avevano notato nulla, ma sono stati colpiti nei giorni scorsi dall'odore insopportabile che arrivava dalla casa. Nel garage poi è stata trovata l'auto del figlio.
La mummia di Borgo San Dalmazzo
A parte i riferimenti cinematografici, il caso ricorda da vicino la storia di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo. Una storia che nel 2013 fu al centro delle cronache per il ritrovamento in una casa in apparenza "normale" e tranquilla del corpo di una donna, Graziella Giraudo, chiamata la "Gresi": si scoprì che era morta nel 1996 in seguito a una grave malattia.
Siccome era considerata una specie di "santona" dotata di poteri magici, la consuocera con altri familiari si dedicò a conservarne la salma favorendone la mummificazione naturale, avvenuta su una sedia con l'utilizzo di olii, unguenti e materiali antiossidanti, senza che le fossero asportate le viscere. Tutto questo in attesa della sua "resurrezione". A tutti, i parenti raccontavano che la santona era partita per un lungo viaggio: la verità è stata tenuta nascosta finché anche la donna che la custodiva in casa è morta, e allora i figli hanno svelato il macabro retroscena.