Dopo mesi di Gossip sul suo conto, Raoul Bova, l'attore più discusso di recente soprattutto per questioni riguardanti la sua vita privata, ha rotto il silenzio, rivelando la verità.



L'attore ha messo in chiaro come stanno le cose sul suo matrimonio, raccontando in un'intervista su Vanity Fair che le notizie sulla separazione da sua moglie, Chiara Giordano, sono fondate, che la separazione è alle porte e che la crisi è già in corso da anni.



E' questo che Raoul racconta del suo matrimonio con Chiara: "Chiara e io nel tempo siamo molto cambiati. Il cambiamento a volte unisce e a volte no.

Noi due, purtroppo, non ci siamo più capiti. Allora è iniziato un periodo molto lungo - quasi tre anni ormai - in cui ci siamo parlati, ci siamo confrontati. Abbiamo provato in tutti i modi a risolverli, quei problemi, ma purtroppo non è bastato. E alla fine abbiamo deciso di comune accordo, con grandissimo dolore e con grandissima civiltà, di prendere strade diverse".

Stando alle dichiarazioni dell'attore, la scelta di imboccare vie diverse dopo tanti anni di matrimonio sarebbe scaturita dal fatto di credere intensamente nel valore della famiglia e che a nulla serve tenerla in piedi a tutti i costi, senza onestà, solo per una questione di facciata. Un'atto di rispetto verso tutto l'amore che li ha uniti in precedenza.





Ma non mancano di certo i sensi di colpa nei confronti dei figli. Inoltre nell'intervista Raoul ha parlato della sua situazione con il fisco e del sequestro delle abitazioni di sua proprietà, del ricovero recente. Infine, ha chiarito la sua posizione sulla sua sessualità: "Lo dico apertamente, mi piacciono le donne. Se fossi omosessuale, credo che non avrei nessun problema a riconoscerlo.

O forse non lo direi: perché questo obbligo di dichiararsi, di giustificarsi? Nessuno va in giro a dire: piacere, sono etero. Più di metà dei miei amici sono gay. Persone con cui sono cresciuto e andato a scuola, con cui lavoro. È per loro, soprattutto, che mi fa ribrezzo questo modo razzista e retrogrado di usare l'etichetta di omosessuale come una macchia inconfessabile, come una peste".