Voleva fare una sorpresa all'amico Omar Pedrini, ma alla fine ha solo rimediato una figuraccia mettendo in imbarazzo il collega che in quel momento stava tenendo un concerto. Gianluca Grignani, palesemente ubriaco, ha fatto incursione alla Latteria Molloy di Brescia dove, nella serata del 23 maggio, l'ex leader dei "Timoria" stava tenendo un concerto dinanzi ad un pubblico gremito.

Il 42enne cantautore lombardo è salito sul palco e, senza un minimo di lucidità, ha cominciato ad esibirsi in una performance canora a dir poco pessima a causa di un'evidente sbronza. Subito dopo, dinanzi a un Pedrini chiaramente in difficoltà, ha tenuto un discorso sconclusionato, senza alcun filo logico, nel quale ha accennato all'Italia e a Matteo Renzi, concludendo con un elogio all'amico che stava tenendo il concerto: "è un grande rocker".

L'ex cantante dei "Timoria" stava presentando il suo ultimo album "Che ci vado a fare a Londra?" e Grignani ha ben pensato di improvvisare un duetto: bell'idea, se non fosse stato ottenebrato dai fumi dell'alcool che l'hanno spinto ad un'esibizione grottesca, inventando strofe della canzone di Pedrini. A quel punto, il batterista della band non ha più resistito e ha mandato via con modi bruschi il cantautore milanese il quale, visibilmente infuriato, è stato trascinato via dal suo manager.

Dopo il concerto, tramite Facebook, Omar Pedrini senza nominare direttamente Gianluca Grignani ha espresso il suo pensiero, piuttosto negativo, sull'accaduto. Il 46enne artista bresciano prima ha ricordato che i sogni di una rockstar sono quelli di divertirsi col suo pubblico e di cambiare il mondo con la musica, poi però ha sottolineato che a volte, qualcuno eccede con la voglia di divertirsi. Infine, un chiaro riferimento all'alcool e al modo in cui certi "vizi" andrebbero gestiti: "Per molti artisti l'alcool è un anestetico per le inquietudini dell'anima. La cosa difficile da fare è confinarlo nel proprio privato".