Soffiano venti di burrasca su "Servizio Pubblico". Si sapeva già da tempo che i rapporti fra Michele Santoro e Marco Travaglio non erano più idilliaci come in passato, ma la scaletta del talk - show e lo spostamento dell' intervento di Travaglio a fine serata rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione. Il "fattaccio" è accaduto in occasione della prima puntata del talk - show condotto dal giornalista campano, il quale ha fatto slittare l'editoriale del collega alle ore 23:30, cioè nelle ultime battute del programma. Secondo delle indiscrezioni riportate da "Il Giornale", la lite sarebbe avvenuta ancor prima che la trasmissione andasse in onda. Marco Travaglio, nonostante gli sia stato concesso uno spazio cronologicamente più ampio all'interno di "Servizio Pubblico", si sarebbe fortemente risentito per la collocazione del suo intervento in chiusura di programma quando, invece, avrebbe preferito una maggiore "centralità". Inoltre, il condirettore de "Il Fatto Quotidiano", pare non abbia gradito neanche il contraddittorio con Alessandro Sallusti, direttore de "Il Giornale". Per Travaglio, infatti, il suo spazio non dovrebbe prevedere dibattito, poiché in quell'occasione lui espone dei fatti, e non delle opinioni che possono essere più o meno discusse.

Al momento, non ci dovrebbe essere alcuna interruzione nella collaborazione fra Michele Santoro e Marco Travaglio, anche se dopo l'episodio dello slittamento dell'editoriale del giornalista torinese, pare che il rapporto fra entrambi sia ancora più teso. D'altronde, già durante la trasmissione Santoro aveva fatto capire che ci fosse qualcosa che non andava, affermando che stava ancora discutendo col collega del modo in cui mandare in onda il suo spazio. Alla fine, il conduttore di "Servizio Pubblico" ha pubblicamente ribadito che avere Marco Travaglio in studio è "un enorme piacere", ma è fuori di dubbio che fra i due giornalisti presto ci sarà un chiarimento almeno per portare avanti, senza ulteriori scontri, il talk - show di La7.