Fabrizio Corona in una lettera (vedi foto) inviata alla trasmissione di approfondimento Virus di Raidue la settimana scorsa ha confessato: "il carcere mi sta mangiando vivo". Corona, detenuto nel carcere di Opera (MI) in cui sta scontando una condanna a quasi 14 anni di reclusione, ha subito un forte crollo emotivo e psicologico: non mangia più, non fa più attività fisica, non svolge più attività che lo impegnano come aveva fatto all'inizio della detenzione (nel carcere di Busto Arsizio aveva avviato un sito web per detenuti); da più di 90 giorni non esce dalla cella neanche per l'ora d'aria.
Nella sua lettera a Virus afferma in sostanza di aver sempre agito in buona fede: non pensava che le sue azioni avrebbero potuto davvero causare la detenzione, non pensava di commettere reati; si ritiene innocente e afferma di essersi comportato bene in carcere sottostando alle regole durissime imposte dalla casa di reclusione, e questo per poter avere i benefici concessi dalla legge in caso di buona condotta.
Dopo aver presentato la richiesta per l'affidamento terapeutico l'amara scoperta: Fabrizio Corona non può procedere con la sua riabilitazione perché è stato punito con l'ergastolo ostativo definito anche come la condanna a morte che ti fa rimanere vivo negandoti qualsiasi speranza di libertà.
Nega infatti a chi si sia macchiato di omicidio o a chi abbia preso parte ad una associazione a delinquere (soprattutto se di stampo mafioso) la possibilità di ottenere qualsiasi tipo di beneficio carcerario. Questa pena tipicamente inflitta a personalità legate ad associazioni organizzate come la mafia prevede in pratica un ergastolo senza fine; forse Corona potrebbe risollevarsi pensando che finiti i 13 anni di reclusione tornerà libero (è rinchiuso da circa 18 mesi).
Per perorare la sua causa cita un documento stilato dai medici del carcere che affermano che il suo percorso detentivo sia finito già da 4 mesi e che ora avrebbe bisogno di "sperimentarsi" in un nuovo ambiente e dare il via a nuovi progetti per la sua vita. L'opinione pubblica è divisa e ci sono pareri contrastanti riguardo al caso Corona anche fra personaggi noti e giornalisti: Maurizio Costanzo in una intervista trasmessa durante la trasmissione di Raidue sostiene che negli anni non abbia fatto molto per rendersi simpatico quindi Corona l'eccesso se l'è portato appresso.
Costanzo vede però un accanimento della giustizia nei confronti dell'ex fotografo: ci sono persone che hanno effettuato delitti efferati che hanno avuto condanne più leggere.
Intanto molti personaggi famosi fra cui ad esempio Fiorello, Marco Travaglio, Adriano Celentano hanno aderito a una petizione online in favore di Corona mentre la giornalista Maddalena Balacco è di parere contrario. In una video lettera mandata in trasmissione afferma che "Corona non è Mandela, non è un simbolo, è stato sopraffatto dai suoi errori ma questo non ne fa un martire. Non è il caso di mostrare una giustizia a due facce, quella per le persone normali e quella per i personaggi famosi: essere famoso non è una attenuante. Fabrizio Corona deve diventare il simbolo di una giustizia che funziona veramente e non fa differenze". Voi cosa ne pensate?