Momenti di grande nervosismo quest'oggi per uno dei volti musicali più conosciuti del nostro paese, parliamo di Romina Power. La celebre cantante infatti, intervistata stamattina telefonicamente nel corso della trasmissione radiofonica di radio Due "Un giorno da Pecora", chiude il telefono in faccia ai conduttori seccata per le troppe domande indiscrete su di lei e il compagno di scene musicali, Albano Carrisi. Si trattava di un'intervista legata alla sua prossima partecipazione al Festival di Sanremo insieme all'ex compagno nelle vesti di ospite della prima serata della manifestazione canora più famosa del nostro paese.

La Power si è innervosita molto in seguito alle numerose domande ricevute, molte delle quali legate alla sua prossima partecipazione al Festival e al suo nuovo sodalizio artistico con Albano. La famosa cantante per motivi contrattuali con la Rai non ha potuto dire nulla sulla sua prossima ospitata di martedì, scherzando sul fatto di voler parlare solo alla presenza del proprio avvocato. Niente invece è stato detto sulle canzoni che verranno eseguite ed interpretate quella sera e niente sui dettagli che caratterizzeranno questa attesa partecipazione. Romina Power si è limitata a ricordare la sua antipatia per la gara in questione per via dello stress che le avrebbe da sempre causato. Così come non particolarmente amato sarebbe per la cantante il grande caos che vi sarebbe attorno al Festival nella fatidica settimana in cui esso si svolge.

Dinanzi alle incalzanti domande dei due conduttori che hanno provato anche a scherzare con il noto personaggio, l'intervista si è conclusa con un vero e proprio nulla di fatto e con la Power che ha chiuso il telefono in faccia ai suoi intervistatori, rei di avere fatto delle domande troppo indiscrete a cui lei non ama rispondere.

Poi la donna ha pure accusato i suoi interlocutori di averla intervistata solo allo scopo di deridere lei e Albano non appena conclusa l'intervista. Insomma un episodio non troppo edificante che mostra tutta l'idiosincrasia della Power per un certo modo di fare spettacolo che evidentemente non le si addice.