Emozioni, colpi di scena, passioni: c’è proprio tutto in questo inizio di stagione in compagnia di Don Matteo 10. La serie tv è ripartita lo scorso 7 gennaio e adesso è già tempo di replicare. Appuntamento con il secondo episodio giovedì 14 gennaio come sempre in prima serata su Rai Uno. Tanti i punti interrogativi che tengono banco tra gli affezionati della serie. Nell’episodio inaugurale abbiamo assistito alla dichiarazione d’amore di Giulio verso Lia. Tra di loro sembravano esserci tutti i presupposti per una storia d’amore, ma la scoperta della gravidanza da parte della giovane ha causato non poche perplessità nella mente della ragazza.
Una Lia in crisi come mai vista prima d’ora. Se da una parte c’è l’amore dall’altra bisogna fare i conti con una futura maternità da portare avanti, il cui padre non è il Capitano Tommasi. Vedremo una Lia combattuta, chiamata a fare i conti con il proprio cuore, ma allo stesso tempo costretta ad assistere alla delusione di Giulio. Cosa fare allora: troncare con Giulio e proseguire con Daniele oppure restare sola? Per la nipote di Cecchini ci sarà da capire quale strada intraprendere.
Don Matteo: A Spoleto arrivano il nuovo PM e la mamma di Lia
Intanto a Spoleto non mancano certo le novità. Ad animare la vita della canonica ci penserà Sabrina, giovane detenuta con permesso, la quale entrerà a stretto contatto con Tomàs, scatenando la gelosia di Laura.
Quest’ultima è stata protagonista di un bacio con l’argentino, ma occhio a non scordarsi di Alberto, l’affascinante docente giunto in Umbria da Harvard.
Tra le novità di questa seconda puntata di Don Matteo 10 ci sarà anche l’arrivo di Gualtiero Ferri, il nuovo Pubblico Ministero che sostituisce Bianca Venezia (Giorgia Surina).
Una persona rigida che terrà tutti gli uomini dell’Arma sulla corda, in particolare il Capitano Tommasi e il Maresciallo Cecchini. Come se non bastasse, avremo modo di conoscere anche la madre di Lia. Appuntamento immancabile quello di giovedì 14 gennaio in compagnia del nostro prete detective, interpretato come sempre da Terence Hill.
