Non c'è dubbio che Sense8 si stia imponendo sempre di più nel panorama delle serie tv più seguite di questo periodo. Si tratta di un prodotto televisivo di 12 puntate targato Netflix, che anche in Italia stiamo apprezzando per quel non-so-cosa che ci ricorda Lost. Il termine di paragone è senza dubbio importante, ma guai a mettere a confronto le due storie: ciò che accomuna Lost e Sense8 è prima di tutto il fatto che persone lontane geograficamente e apparentemente diverse di carattere possano essere in qualche modo collegate per un fine che non staremo qui a spoilerarvi.

Il secondo motivo che le lega è la presenza, in entrambe le serie, dell'attore Naveen Andrews, meglio conosciuto come Sayid nello show sui naufraghi che tanto ha fatto impazzire gli appassionati qualche anno fa. Non si tratta di un protagonista, in Sense8, ma è colui che vi aiuterà a collegare i fili dei personaggi se avrete la brillante idea di mettervi lì a vedere la prima stagione tutta d'un sorso.

Sense8, la seconda stagione sulla Costiera Amalfitana

Secondo quanto riportato in questi ultimi giorni da "Il Corriere del Mezzogiorno", gran parte del cast di Sense 8 sarebbe stato avvistato a Praiano, una località della Costiera Amalfitana nella quale si stanno girando alcune riprese della seconda stagione dello show (che dovrebbe partire a giugno).

Cast e troupe, fra l'altro, sarebbero ospiti al Tritone, motivo per cui chiunque fosse nei paraggi in questo mese d'aprile avrà la possibilità di conoscere dal vivo i personaggi.

Ed è il fatto che non ci sia un vero e proprio protagonista la grande novità dello show di Netflix, perché abbiamo a che fare con 8 persone distanti migliaia di chilometri l'una dall'altra che però riescono a stare collegate con la mente e ad aiutarsi nei momenti del bisogno.

Alla povertà e al degrado africano del Kenya delle scene in cui si vede Capheus "Van Damme", infatti, si contrappone la modernità di Seoul nelle riprese con protagonista Sun, mentre al clima umido e scuro di Londra (Riley) e Berlino (Wolfgang), la produzione contrappone i colori di Mumbai (Kala) e di Città del Messico, con il bel Lito a fare da contorno.

La cosa più difficile che ha dovuto affrontare il cast? Il jet lag, a quanto pare, perché gli attori sono costretti a spostarsi di continuo da un set all'altro dato che tutte le riprese sono effettuate veramente nelle città che ci fanno vedere.