Scattano le manette per un noto inviato delle "Iene" ovvero Luigi Pelazza, che si trovava in Marocco per condurre un servizio sulla prostituzione minorile presente sul luogo. E' ciò che è accaduto durante le riprese a Marrakech. Il materiale da loro trovato durante questo reportage è stato sequestrato dalla polizia locale, e non solo, Luigi Pelazza è stato anche espulso dal Marocco.
Prostituzione minorile: le indagini Mediaset vengono bloccate
Ieri pomeriggio, mercoledì 28 settembre, è avvenuto un blitz eseguito da una decina di agenti di polizia marocchina che hanno deciso di bloccare il servizio che stava effettuando la iena, Luigi Pelazza.
Da lunedì 26 settembre l'uomo si trovava sul posto e secondo quanto ha deciso di comunicare al Corriere della Sera, è stato attuato il blitz proprio durante le registrazioni del servizio che stava mandando avanti. Pelazza si trovava nella piazza di Marrakech insieme alla troupedi Mediaset e dichiara di aver raccolto molto materiale durante il corso di questi giorni che riguarda la prostituzione di ragazzi e ragazze di 13 e 14 anni, che per avere rapporti sessuali, vengono pagati dai clienti sui 300 o 400 euro. Quanto accade sul luogo, secondo sempre quanto ha scoperto la iena, coinvolge turisti europei e arabi. E proprio mentre erano intenti a raccogliere informazioni utili al riguardo da dei ragazzi del posto, mercoledì intorno alle ore 14, tutto è stato bloccato dagli agenti di polizia del Marocco.
Dopo il loro arrivo Pelazza è stato portato via in manette per poi essere rilasciato e condotto all'aeroporto in quanto espulso dal Paese marocchino. Secondo le sue dichiarazioni, gli agenti non gli avrebbero neppure concesso la possibilità di parlare con l'ambasciata italiana e sono stati accusati di aver filmato dei minorenni senza consenso.
Tutto il materiale raccolto, compreso di video e informazioni importanti, sono stati da loro sequestrati. Non si sa per certo come si concluderà questa storia che ha visto come vittime di un blitz le persone che solitamente lavorano per la Mediaset, compresa la iena Luigi Pelazza che già mesi fa si era ritrovato sotto processo per un'altra indagine.