Once Upon a Time è ufficialmente ricominciato e sorprendentemente riesce a meravigliare ancora una volta – non in negativo come in alcuni momenti top-down della quinta stagione, ma con quella magia che aleggiava letteralmente nell’atmosfera fiabesca delle prime stagioni. Questo ritrovato incantesimo lo si deve soprattutto all’ausilio di quella formula – decisamente magica – di fusione perfetta tra leggerezza del drama, amate fiabe Disney e interessanti spunti di riflessione alla ricerca del mistero nel mistero e di caccia all’indizio, un po’ come accadeva nella stagione di Frozen.

Aladdin e i classici Disney

Bene, Edward Kitsis e Adam Horowitz sembrano aver capito gli errori e le debolezze della quinta e danno vita ad una season premiere ad effetto che riesce ad essere di impatto emotivo quasi nostalgico grazie alla rilettura di un grande classic dei cult Disney, Aladdin – mondo già noto ai pochi che sono riusciti a guardarsi quell’opera incerta che è lo spin-off Once Upon in Wonderland, anche se il cambio di attore per il personaggio di Jafar rimescola le carte in termini di performance e incisività dei personaggi, fortunatamente.

Per ora comunque Agrabah rimane reclusa ad un piccolo intervallo temporale e solo nelle prossime puntate si potrà scoprire in che modo il conflitto tra Jafar e Aladdin sarà rilevante per Emma, la sua famiglia e la cittadina di Storybrook.

Zelena è cattiva

Il punto debole della puntata è invece è la nuova ennesima minaccia che ripropone vecchi schemi in cui si credeva di non dover più ricadere: Zelena torna ad essere cattiva. Interessante invece la minaccia a lungo termine, la profezia che dice che Emma Swan morirà nel corso della battaglia finale. Chissà come gestiranno gli autori questa storia, si spera non male come Emma Swan che diventa la Signora Oscura – opportunità interessante per una storyline epocale ma terribilmente sprecata e mal caratterizzata da una trama banale e a tratti ridicola.

Per ora, quel che c’è di certo è la curiosità per il destino di Emma: un finale a lutto?

Belle e Tremotino

E poi ci sono loro: Belle e Tremotino, che da duo diventano un trio con l’entrata in scena del terzo incomodo direttamente dal mondo mitologico dell’antica Grecia, Morfeo – si spera che il personaggio sia degno di nota quanto il suo compatriota Ade, che interpretato dal meraviglioso Greg Germann è stato un punto di luce nell’oscurità della quinta stagione (forse grazie alla capigliatura in fiamme, chissà).

La storyline di Belle e Gold sembra tornare a quella verve iniziale che si era ormai persa da un bel po’ e che si era ormai esaurita nel conlitto interiore del personaggio di Carlyle tra desiderio di famiglia e sete di potere – e la magia è potere.

Insomma, bell’esordio per una delle Serie TV più seguite. Stiamo a vedere cosa accadrà.