rocco schiavone, la serie televisiva tratta dai romanzi di Antonio Manzini che ha avuto il merito di portare la fiction su Rai 2, ha avuto un buon successo di pubblico, che ha apprezzato il vicequestore sui generis trasferito da Roma ad Aosta per motivi disciplinari e che, ogni mattina, si fuma uno spinello. E, proprio questo "vizio" del personaggio interpretato da marco giallini ha suscitato non poche polemiche. Polemiche nate da tre parlamentari, che avrebbero voluto che la serie tv non fosse andata in onda.
Maurizio Gasparri contro la fiction Rocco Schiavone
A provare a bloccare la messa in onda di Rocco Schiavone sono stati tre senatori, che hanno ritenuto assolutamente scandaloso ed oltraggioso nei confronti della Polizia di Stato rappresentare sul piccolo schermo un vicequestore della polizia che, tutte le mattine, nel suo ufficio, si concede la trasgressione di fumarsi una canna. Ma non soltanto questo non è andato giù a Maurizio Gasparri, che ha scritto una serie di tweet di fuoco contro la fiction, accusandola pure di "apologia di cannabis"; ed a Carlo Giovanardi che, invece, non gradisce per niente il fatto che il vicequestore piaccia ai mafiosi e picchi la gente, come ha dichiarato in una recente intervista.
Ed a loro fa eco anche la critica del senatore Gaetano Quagliarello, che, come i suoi colleghi, è contro la fiction interpretata da Marco Giallini.
Marco Giallini dice la sua sugli attacchi a Rocco Schiavone
E, così, Gasparri, Giovanardi e Quagliarello, già prima che la fiction Rocco Schiavone fosse trasmessa, hanno fatto una interpellanza parlamentare affinché la serie televisiva di Rai 2 venisse bloccata.
La loro richiesta non è stata presa in considerazione, almeno per il momento, e domani sera andrà in onda la terza puntata della fiction che, inizialmente, era stata prevista per venerdì. Nel frattempo Marco Giallini, intervistato da Ringo nella sua trasmissione radiofonica su Virgin Radio, ha detto la sua sulla querelle sollevata dai tre senatori: "[...] C’è stato qualche problemino. Sai, anche fare delle fiction dove di 100 poliziotti in una caserma non fuma nessuno, sembrerebbe un po’ assurdo. Mi spiace [...] che si parli solo di questo che fuma".