Chi non ha ancora visto shining, a detta di molti il miglior film horror mai girato, corra subito a vederlo.
Chi invece l’ha già visto corra a rivederlo ma questa volta da un altro punto di vista, quello di Rodney Ascher, regista di room 237, documentario che analizza la pellicola del geniale kubrick in cerca di segreti e simbologie nascoste agli occhi più superficiali del pubblico di massa.
Qual è il messaggio nascosto che vuole passare Kubrick? Cosa parla nel profondo la pellicola? Dopo tanti anni tutte le domande di cui cerchiamo l’illuminazione, restano ancora un mistero per molti.
Le teorie, i complotti e i messaggi subliminali: cosa voleva comunicarci Kubrick
Sono molti i temi misteriosi trattati in Room 237 e spaziano dallo sbarco sulla luna, il genocidio degli indiani d'America fino all’olocausto. Il regista ci accompagna in un viaggio nella mente di Kubrick, scena dopo scena, analizzando ogni elemento presente sullo schermo (e non). Ascher disseziona la pellicola alla ricerca di quello che secondo la sua logica porta a pensare che niente è stato fatto a caso, e da Kubrick ce lo si potrebbe benissimo aspettare, chi ha mai visto un suo film ha ben presente come la narrazione, la fotografia e i dialoghi siano del tutto fuori dall’ordinario. E come in ogni film scritto e diretto da Kubrick è sempre presente un messaggio di disappunto sulla società che ci circonda.
Se il best seller di Stephen King aveva già fatto andare fuori di testa i suoi lettori e le menti che hanno provato ad analizzare il racconto, la trasposizione sul grande schermo di Kubrick, che tra l’altro non era piaciuta minimamente allo scrittore, aggiunge un ulteriore livello comunicativo, meno diretto visto gli argomenti trattati secondo Ascher.
Ora non vi rimane altro da fare che recuperare il documentario, regolarmente viene passato nella programmazione di SKY Arte, riaprire le porte dell'Overlook Hotel, passeggiare nei suoi cupi corridoi e immergervi di nuovo nel mistico mondo di Danny e della sua famiglia, e ricordatevi di stare lontani dalla stanza 237.