Quando si parla di cartoni animati non si può non fare riferimento a Cristina D'Avena. La cantante bolognese è la "voce" per eccellenza di numerose sigle di serie animate di successo degli anni '80-'90 e, ancora oggi, gode di una nutrita schiera di fan che non mancano mai di farle pervenire il loro affetto. Del resto, se nel corso della sua carriera è riuscita a vendere più di sei milioni di dischi e se ad ogni concerto che tiene continua a registrare dei "sold-out", vuol dire che ha lasciato il segno in intere generazioni grazie alla sua musica e ad un talento innato.

A proposito di appuntamenti musicali, il 25 febbraio Cristina D'Avena si è esibita alla discoteca Papillon di Monteroni d'Arbia, in provincia di Siena, e prima dello spettacolo è stata intervistata dal giornale locale "Siena News". L'artista emiliana ha parlato delle storiche sigle di cartoni animati che l'hanno resa celebre, rivelando di amare sempre allo stesso modo le sue canzoni e che non si è mai annoiata di cantarle, soprattutto perché nota che piacciono e appassionano ancora il pubblico.

Fra i testi ai quali è più affezionata, la cantante e attrice emiliana ha dichiarato che porta maggiormente nel cuore "Kiss me Licia", anche perché ha fatto parte del cast del telefilm degli anni '80 proprio nei panni della protagonista.

Inoltre, altri due brani che ama interpretare particolarmente sono "Il mistero della Pietra Azzurra" e "Rossana". Nel corso dell'intervista, Cristina D'Avena si è soffermata anche sull'attuale realtà dei cartoni animati, sottolineando un aspetto piuttosto importante.

"I bambini non si affezionano più al singolo cartone"

Quando le viene chiesto di esprimere un parere sull'ampia proposta di canali tematici che negli ultimi anni hanno invaso il piccolo schermo, Cristina D'Avena risponde con estrema chiarezza.

La cantante, infatti, se da un lato sottolinea come sia importante avere una maggiore scelta "perché magari possono arrivare nuove idee", dall'altro invece un numero troppo alto di cartoni animati potrebbe generare un pizzico di confusione tra i piccoli telespettatori, che rischiano di ritrovarsi a non sapere cosa guardare.

L'artista emiliana, infatti, sottolinea come i bambini di oggi, data l'eccessiva presenza di serie animate, potrebbero non affezionarsi più ad un singolo titolo (come accadeva in passato) e, presi dalla tentazione di guardare un po' di tutto, rischiano di ritrovarsi senza un cartone preferito da seguire costantemente. La soluzione ideale, secondo la cantante, sarebbe quella di affidare a tre-quattro canali la trasmissione esclusiva dei cartoon.