Lo abbiamo visto recitare in tanti film; è stato al centro di vicissitudini giudiziarie piuttosto scottanti; è da sempre un provocatore ed ora diventa anche testimonial di Zalando: James Franco torna a far parlare di sé.

L’attore e regista californiano, ha deciso di scrivere ed interpretare la campagna pubblicitaria dell’azienda leader della moda online, che sarà sul web il 12 marzo in tutti i Paesi: con il lancio della nuova collezione primavera/estate di Zalando, J. Franco è stato scelto per accattivarsi le simpatie del mondo maschile e suggerire un nuovo modo per fare scelte di stile: il sistema “Man Box”.

«A noi non piace fare shopping», dice l’attore perché «Noi non facciamo shopping, noi decidiamo». Con il suo sguardo sornione e dritto in camera, sorriso accattivante, disinvolto e scanzonato come solo lui sa essere, sponsorizza la possibilità di acquistare capi delle marche più in voga al momento, in maniera facile e veloce.

Un’altra avventura per uno dei volti più noti di Hollywood che non ha mai avuto paura di reinventarsi e che ancora una volta lo dimostra, facendo capolino nel mondo del marketing. Talentuoso ed eclettico, James Franco ha lavorato in tanti film interpretando ruoli molto intensi e sempre diversi fra loro, fino ad arrivare a uno dei suoi ruoli più importanti, quando diventa protagonista della pellicola 127 ore.

127 ore

Per chi non avesse avuto la possibilità di vederlo, vi consiglio di non perderlo domani sera perché il film sarà in onda alle ore 21.20 su Rai Movie. Un ottimo racconto cinematografico della storia realmente accaduta ad Aron Ralston: incastrato in uno sperone di roccia fra i canyon dello Utah e senza la possibilità di muoversi o chiamare soccorsi, il giovane dovrà ricorrere a soluzioni drammatiche per cercare di sopravvivere.

Il film è stato scritto e diretto da Danny Boyle, famoso per Trainspotting e ora nelle sale italiane con il sequel, traendo spunto dal libro che lo stesso A. Ralston ha scritto. In questo film, James Franco ottiene la sua prima candidatura all’Oscar del 2011 come Miglior attore protagonista: non vince la statuetta perché quell’anno trionfa Colin Firth con Il discorso del re, ma la sua interpretazione gli ha valso il plauso della critica e del pubblico.

Un ottimo film e un'ottima regia, in cui vedere uno degli attori più talentuosi della sua generazione.