Il numero di Serie TV prodotte è in costante aumento da qualche anno, addirittura nel 2017 si prevede che le nuove produzioni possano superare quota 500, una cifra spaventosamente alta. Proprio in virtù di un'offerta così vasta, gli appassionati seriali sono sempre più in difficoltà nella scelta di quale serie tv guardare. Per non lasciarsi andare a crisi e dubbi, ci sono almeno 5 serie tv sottovalutate che meritano sicuramente di essere viste.

Da Rescue Me a Bloodline: le 5 serie tv da recuperare

Rescue Me è una serie andata in onda su FX dal 2004 al 2011, sette stagioni sempre in bilico fra commedia graffiante e dramma familiare, incentrate su Tommy Gavin, pompiere di New York con problemi di alcool.

La vita di Tommy si divide fra la caserma e il rapporto burrascoso con la sua ex moglie, che cerca di riconquistare con ogni mezzo. Su tutto, però, pesa la tragedia dell'attentato alle Torri Gemelle, dove hanno perso la vita oltre 300 pompieri, fra i quali il cugino di Tommy. I tormenti del protagonista (interpretato da Denis Leary, co-creatore della serie) sono numerosi, prova ne è il fatto che si ritrova a parlare spesso con suo cugino defunto Jimmy, regalando a volte risate, altre lacrime.

Un'altra serie che pone al centro dell'attenzione colpe e traumi passati è Bloodline, serie Netflix giunta alla terza e ultima stagione (in onda a maggio) con un cast d'eccezione: Kyle Chandler, Sissy Spacek, Linda Cardellini e Sam Shephard.

Quest'ultimo interpreta il capofamiglia dei Rayburn, proprietari di un hotel nelle Isole Keys e dalla reputazione impeccabile agli occhi della comunità locale. La serie inizia con il ritorno a casa della "pecora nera" Danny, il primogenito dalla vita burrascosa, che minaccia di rivelare vecchi, oscuri segreti della famiglia e costringerà tutti a fare i conti con il passato e con ingombranti scheletri nell'armadio, che vengono alla luce con un sapiente uso di flashback nelle diverse puntate.

Di altro genere è, invece, Bored to Death, una serie tv di tre stagioni targata HBO e nata dalla penna dello scrittore Jonathan Ames, che unisce in maniera originale e divertente la comedy con il noir. Il protagonista è Jonathan (Jason Schwartzman), uno scrittore in crisi che è stato appena lasciato dalla sua ragazza. Proprio la crisi del momento lo spinge a lanciarsi in una nuova avventura, proponendosi come investigatore privato.

I primi casi che arrivano sfiorano il ridicolo, ma Jonathan non demorde, avendo dalla sua parte la grande conoscenza dei classici della letteratura noir, ai quali si ispira fin troppo esplicitamente. A dargli una mano nelle indagini ci sono il suo migliore amico Ray (Zach Galifianakis), un fumettista strampalato, e il suo bizzarro capo George (Ted Danson), grande amante della marijuana.

Di provenienza inglese è, invece, Humans (due stagioni all'attivo), rifacimento di una serie tv svedese, che guarda alla fantascienza più "ragionata". Siamo in un presente dove i Synth, degli avanzati androidi, sono parte della vita quotidiana, inseriti nella società come badanti, domestici o pura compagnia per le persone più sole.

La vicenda prende una svolta inaspettata quando la famiglia Hawkins scopre che il Synth acquistato è stato "ricondizionato" e possiede caratteristiche ben diverse rispetto a quelle pubblicizzate, con una propria volontà. Ma il Synth degli Hawkins non è il solo in circolazione.

It Crowd è un'altra serie tv inglese che merita di essere (ri)scoperta. Si tratta di una sit-com molto divertente andata in onda dal 2006 al 2010, che racconta di due dipendenti del reparto IT della Reynholm Industries, una fittizia società di Londra. I due tecnici (Moss e Roy) sono relegati a lavorare nel seminterrato di un grande ed elegante palazzo, dove si svolge quasi interamente la serie, che punta su gag dal sapore "nerd". Moss, in particolare, sembra essere l'archetipo del nerd, socialmente disturbato, esperto di informatica e tecnologia e precursore del più noto Sheldon di The Big Bang Theory.