La decisione di Viale Mazzini non ha lasciato Massimo Giletti indifferente. La decisione di chiudere l'Arena, la trasmissione che aveva incassato nell'ultima stagione una media di 4 milioni di spettatori e oltre il 20% di share, non solo ha provocato amarezza nel suo conduttore piemontese, ma anche l'incredulità di quel pubblico che lo ha sempre seguito. Ma cosa si nasconde, in realtà, dietro questa decisione?

Troppo scomodo?

L'Arena, che andava in onda su Raiuno, era considerato uno degli appuntamenti più seguiti dalle famiglie la domenica pomeriggio.

Eppure, da tempo ormai - anche a causa della querelle nata con il Comune di Napoli -su Giletti era caduta una pioggia di critiche: alcuni ritenevano che il suo giornalismo fosse in realtà un misto tra demagogia e populismo. Altri ancora lo accusavano di poca obiettività e lucidità nella narrazione delle storie dove emergeva soprattutto il punto di vista degli accusatori e poco quello dei colpevoli.

Ma queste opinioni non facevano però presuppore che l'ammiraglia della Rai potesse prendere la decisione addirittura di chiudere l'Arena. Le motivazioni possono essere più profonde di quelle che appaiono ad una superficiale analisi. Altrimenti, non si spiegherebbe il discreto successo del conduttore anche tra uomini e donne di una certa età che seguivano la sua trasmissione con interesse ogni domenica pomeriggio.

Chi ha voluto silenziare Massimo Giletti?

Tre potrebbero essere le strade percorribili per trovare una causa plausibile alla chiusura. Innanzitutto, il temperamento di Massimo Giletti che è sempre stato un trascinatore in alcune battaglie, pilotando la trasmissione -e soprattutto i suoi telespettatori- verso una direzione quasi giustizialista.

In secondo luogo, i temi affrontati spesso toccavano i borsellini d'oro dei parlamentari e i privilegi della cosiddetta "casta degli intoccabili". Terzo e ultima possibile motivazione potrebbe invece trovarsi dentro le stanze di Viale Mazzini, nei piani alti, dove vengono prese le decisioni più importanti rispetto alla "politica aziendale" (e di politica, secondo alcune dicerie, potrebbe essercene tanta).

Eppure, Massimo Giletti qualche successo lo aveva portato dentro mamma Rai. Anche di recente. Basti pensare al speciale su Mogol, appuntamento che aveva quasi battuto la signora di Mediaset, Maria De Filippi.

Giletti resterà in Rai o andrà via?

Il conduttore televisivo non l'ha presa di certo bene. Ambienti vicini al giornalista sussurranno che in lui stia maturando l'idea di lasciare la tv pubblica per altri lidi. Gli stessi amici affermano addirittura che ci sia già sul piatto una proposta di Mediaset, che vedrebbe il nazional popolare Giletti a fianco dell'altrettanto nazional popolare Barbara D'Urso (che, a differenza del primo, giornalista non è...). Sarà vera questa notizia oppure sono i soliti pettegolezzi di corridoio che stanno già impedendo alla povera Cristina Parodi di prendere sonno?