Venerdì 23 è andata in onda su Rai Uno la seconda puntata di Sanremo Young, il teen talent condotto da Antonella Clerici dal Teatro Ariston di Sanremo. Lo scopo del programma è quello di mettere alla prova le doti canore dei giovani concorrenti, la cui età è compresa tra i 14 e i 17 anni. A decretare il destino dei ragazzi all’interno del programma sono i voti dell’Academy, la giuria di Sanremo Young, composta da Mara Maionchi, Rocco Hunt, Iva Zanicchi, Marco Masini, Cristina D’Avena, Angelo Baiguini, Mietta, Elisabetta Canalis, Ricchi e Poveri e Baby K, uniti poi al televoto da casa e al giudizio dell’orchestra.
Nella composizione della classifica finale influisce inoltre la valutazione espressa dagli stessi cantanti, che consente al migliore di scalare di una posizione.
Il regolamento del programma prevede inoltre il meccanismo dello “showdown”, che ha come protagonista l’ospite della serata, il cui compito è quello di scegliere due cantanti, tra i quattro concorrenti che risiedono nelle ultime posizioni della classifica, che accedono alla puntata successiva.
Sanremo Young: il prequel del Festival di Sanremo
I Sanremini, così potremmo definire i concorrenti di Sanremo Young, vengono presentati dalla conduttrice con le formule consuete del Festival (“di…”; “dirige l’orchestra…”) e si esibiscono sul palco con la stessa naturalezza delle “Nuove Proposte”.
Non risulta quindi difficile immaginare questi giovani talenti in gara già il prossimo anno al Festival di Sanremo.
Manca una prospettiva a lungo termine
Sebbene il programma sia classificato come un talent show, non si avvale, come tutti gli altri reality, del daytime: l’appuntamento quotidiano che enfatizza il formato seriale, diventando una routine per il telespettatore.
Ciò che manca in questo programma è difatti un continuum tra la narrazione del daytime e la puntata in prima serata, che consentirebbe al pubblico di vedere prima l’assegnazione e le difficoltà nella preparazione del brano e successivamente la riuscita nell’esecuzione dello stesso durante il prime time (come accade in Amici di Maria De Filippi).
Sanremo Young assomiglia a tutti gli effetti allo storico programma Ti lascio una canzone, sempre in onda su Rai Uno e con la conduzione di Antonella Clerici, costituito da concorrenti tra i 10 e i 16 anni che si sfidavano nell’interpretazione dei più grandi successi della musica italiana.
Inoltre il programma, che si concluderà con la finalissima del 16 marzo, dà l’impressione di essere ancora in fase di rodaggio, quasi come una messa in onda di un pilota che ancora deve essere valutato dai vertici Rai. Si sa, oggigiorno puntare su un prodotto originale richiede infatti coraggio all’interno di un’industria rischiosa, come quella televisiva, che è volatile e imprevedibile.