In tanti, nel corso di questi anni, si sono chiesti perché la professoressa di "Amici", Alessandra celentano, non abbia mai danzato durante le lezioni impartite agli allievi della famosa scuola di Maria De Filippi. Soltanto adesso la prof. ha deciso, per la prima volta in assoluto, di raccontare la verità: purtroppo non può più ballare perché colpita, in passato, da "sindrome dell'alluce rigido", una patologia che l'ha anche costretta a sottoporsi ad una delicata operazione.

La docente ha ammesso di aver trascurato per troppo tempo la sua malattia, arrivando al punto tale da rendere inevitabile l'intervento chirurgico che, dopo essere stato effettuato, le ha comunque lasciato degli strascichi sia a livello fisico che personale, oltre all'impossibilità di tornare a danzare.

Il dolore di Alessandra e l'aiuto di Maria De Filippi

In una recente intervista rilasciata al settimanale "Di Più", la "spietata" prof. di "Amici" ha parlato dei dolori atroci agli arti inferiori causati da questa malattia degenerativa e infiammatoria che ha dovuto sopportare per tanto tempo, fino a quando non si è resa necessaria l'operazione. Sicuramente, dopo l'intervento, la sofferenza a livello fisico è diminuita, ma la Celentano non riesce ancora ad accettare il fatto di non potersi più allenare e, soprattutto, di non poter più ballare.

Durante questo periodo molto difficile della sua vita, la nipote di Adriano Celentano ha potuto avvalersi del supporto e della vicinanza di Maria De Filippi e di tutto lo staff di "Amici", che sono stati fondamentali nello starle accanto e spronarla nei momenti di crisi, quando era sul punto di rinunciare a tutto.

Alessandra Celentano ha rivelato anche che, circa tre anni fa, era arrivata addirittura al punto di non riuscire a camminare a causa dei forti dolori provati, e di essere stata costretta ad "imbottirsi" di antidolorifici. Al contempo, la coreografa milanese si è assunta tutte le proprie responsabilità nell'aver portato fino alle conseguenze estreme la patologia, affermando di non aver preso in tempo la malattia che, se gestita preventivamente, può essere curata con buoni risultati.

Un'ulteriore operazione, subita solo lo scorso settembre, le ha comunque consentito di veder cessare i forti dolori agli arti inferiori, anche se il "prezzo" da pagare è stato quello di non poter più danzare.

La patologia dell'alluce rigido

Si tratta di una malattia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni del primo dito del piede, che vengono a poco a poco "logorate", provocando forti dolori alle ossa.

Colpisce spesso coloro che praticano la danza, poiché i piedi risultano sovraesposti all'usura. Nei casi più lievi, è sufficiente curarsi con degli antinfiammatori e ricorrere a delle calzature adatte alla conformazione dell'alluce. Invece, nelle forme più avanzate, risulta inevitabile sottoporsi ad un intervento chirurgico.