Dalla discussa pizza margherita al salotto di Verissimo. Carlo Cracco ha ripercorso le tappe salienti della sua carriera nel corso della puntata del 17 marzo del talk show condotto da Silvia Toffanin. Lo chef stellato ha esordito subito con un aneddoto legato agli U2. ‘Mi ricordano un bellissimo periodo in cui chiedevo il permesso al ristorante per andare a vedere i concerti dicendo che avevo una visita da fare’. Il cinquantaduenne ha rivelato che da ragazzino era stato ad un passo dall’intraprendere il percorso sacerdotale. ‘Volevo fare le scuole medie in seminario anche per questione di amicizie che mi portava sempre all’oratorio.
Ero uno di quelli più convinti ma mio padre mi disse non mi pare che tu abbia tutta questa vocazione a parte il cibo. Dopo sei mesi avevo già dimenticato’. Dopo le scuole medie la decisione di frequentare l’alberghiero: ‘Andavo da Dio, solo il primo anno presi quattro’.
'Le stelle Michelin? Ora si ricomincia da capo'
La svolta professionale grazie ad un intuizione della sorella. ‘All’inizio ho fatto la strada più semplice perché sono rimasto a Vicenza, poi mia sorella mi ha accompagnato a Milano da Marchesi ed è cambiato tutto’. Cracco in tv regala pochi sorrisi ed appare sempre severo e puntiglioso. ‘In cucina c’è il fuoco, il calore, i coltelli e bisogna restare concentrati altrimenti qualcuno si fa male.
Il mio non è un essere severo fine a stesso. In tv poi tutto è più colorato’. Lo chef stellato ha spiegato che l’elogio più bello ricevuto da Gualtiero Marchesi fu sull’utilizzo del coltello. ‘Mi disse che lui non lo sapeva maneggiare così’. Il veneto si è espresso anche sulla questione delle stelle Michelin. ‘Quando te la danno sei felice, quando te la tolgono un po’ meno.
La guida è la più titolata a livello mondiale ed ora si riparte e si ricomincia da capo’. Lo chef si è sposato il 19 gennaio con Rosa Fanti. ‘E’ stato un colpo di fulmine, è stato emozionante e veloce. E’ molto brava in cucina ma preferisco farlo io quando riusciamo a mangiare insieme’.
'Rosa prepara la tavola, a casa cucino io'
Il vicentino ha raccontato anche alcuni aneddoti di vita familiare. ‘A casa sono un po’ perentorio con Rosa solo quando cucina, mi sembra di rivedere me a 14 anni e gli dico che è meglio preparare la tavola che alla cucina ci penso io’. Carlo Cracco non ha escluso del tutto che i figli possano seguire le sue orme: ‘Sveva è brava a fare i dolci ma per il momento è concentrata sulla squadra, poi magari qualcuno sboccia’. Lo chef ha spiegato che non è vero che gli chef più bravi sono maschi: ‘Magari si vendono meglio’. Prima di lasciare gli studi di Verissimo il cinquantaduenne ha rivelato una curiosità sul rapporto con la suocera. ‘E’ vero, non mi fa toccare la cucina. E’ tosta, ha tutti i suoi libri di cucina che non sono i miei e già questo mi fa arrabbiare’.