‘A pizza cu a pummarola ncoppa ed il pensiero corre subito alla Campania ed a Napoli. Alla tradizione dei maestri partenopei ed alla storia di una pietanza diventata doc e diventata patrimonio dell’Unesco in barba a chi lo definiva un piatto povero. La pasta lievitata, il pomodoro fresco, il basilico e la cottura nel forno a legno per una ghiottoneria che era alla portata anche di chi non poteva permettersi piatti luculliani. Dopo essere stata a lungo snobbata dalla noblesse oblige dell’arte culinaria la pizza è diventata piatto da tenere in debita considerazione anche nei ristoranti più sofisticati.

Lo chef stellato Carlo Cracco non è rimasto indifferente al richiamo della deliziosa pietanza inserendola nel menù del suo ristorante chic. In realtà per l’ex giudice di MasterChef Italia rientra negli snacks ma non è soltanto quest’aspetto a suscitare discussioni tra gli amanti della pizza napoletana. Ad accendere il dibattito social la foto della Margherita griffata Cracco e, soprattutto, il prezzo della deliziosa pietanza. Chi decide di consumare l’alimento reso famoso nel mondo dai mastri fornai napoletani deve pagare sedici euro.

Le differenze che fanno discutere

Un prezzo quasi sei volte superiore al costo medio della pizza in Campania. Inoltre la Margherita proposta dallo chef stellato non rispecchia la tradizione ma presenta diverse variazioni sul tema che hanno fatto storcere il muso agli esperti.

In sintesi Cracco punta su un impasto che è un combinato di cereali e farina con una salsa (rigorosamente San Marzano) così densa da richiamare quella del ragù. La mozzarella è quella di bufala ma è tagliata a fette con basilico e pomodorini confit a completare la proposta del noto ristoratore italiano. Per i pizzaioli partenopei si tratta di una pizza non in linea con la tradizione e c’è chi ha invitato il cinquantaduenne a fare un giro tra i vicoli di Napoli per apprezzare odori e sapori della vera pizza napoletana, delle fritelle e dei calzoni fritti.

Gino Sorbillo promuove Carlo Cracco

Non solo pareri negativi per la margherita proposta da Cracco. Gino Sorbillo, tra i massimi culturi della pizza napoletana, ha riferito di essere stato a cena nel ristorante di Galleria Vittorio Emanuele a Milano e di aver apprezzato la margherita dello chef stellato. ‘Mi è piaciuta’. Il pizzaiolo ha precisato che Cracco non la presenta come pizza napoletana: ‘E’ la sua e basta’.