Ultime novità per Fabrizio Corona che anche oggi riesce a far parlare di se. Corona è sempre stato attento all'immagine, tanto che dal 2013 era riuscito, anche in quel periodo di detenzione, a trovare il modo per concedere interviste, arrivare ai social network, pubblicare libri. Non è mai rimasto fermo ad attendere il suo rilascio, sfruttando il tempo che aveva. Intanto nell'ultimo anno e mezzo, ha sanato i suoi debiti riconducibili a società intestate a lui stesso. Ora Corona attende assieme ai suoi legali che arrivi la tanto agognata data del 19 giugno, giorno in cui lo attende l'udienza nel Tribunale di Milano: qui i giudici decideranno se annulleranno l'affidamento in prova scattato nell'ottobre del 2016 quando fu arrestato.

Ricordiamo che ha litigato con un suo ex amico davanti ad una discoteca. A detta sua l’uomo gli avrebbe rubato l’orologio.

Il tesoro nascosto

Nel 2016 una parte del suo piccolo impero monetario era stato trovato nel soffitto della casa della sua amica nonchè collaboratrice della Atena S.R.L, Francesca Persi, l'altra parte, 800 mila euro della cifra totale, era ben chiusa all'interno di due cassette di sicurezza in una banca in Austria. La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, dopo accurate verifiche, ha restituito circa 1,9 milioni di euro a Corona. La cifra totale sequestrata era di 2,6 milioni di euro, Fabrizio, viene ribadito nella sentenza del Tribunale aveva guadagnato la somma in maniera lecita.

Il suo legale Ivano Chiesa, che da anni lavora con l'altro avvocato di Corona, Luca Sirotti, ha aggiunto inoltre che i magistrati hanno dichiarato che non c'è da preoccuparsi riguardo l'ex fotografo dei vip in quanto non è socialmente pericoloso. Sembra che oramai si avvicini sempre di più la possibilità che Corona possa ritornare a vivere la sua vita, ma questo è ancora tutto da vedere.

La casa di Fabrizio

Proprio nel centro della movida milanese, esattamente in via De Cristoforis, si trova la casa di Corona che ora è confiscata per ordine del Tribunale di Milano. La motivazione sta nel fatto che tra il 2008 e il 2009 verso il Fisco aveva delle ingenti pendenze, non potendo intestare l'immobile a se stesso nè alla sua società la Fenice SRL, ritenne opportuno che la casa fosse intestata a un collaboratore Marco Bonato in maniera fittizia, Gli investigatori suppongono che Corona fosse il reale proprietario dell'appartamento di lusso del valore di oltre due milioni di euro.