Il sesto live-show di X Factor, in onda ieri sera su Sky Uno, ha emesso i suoi verdetti, per molti inaspettati. È stata eliminata Sherol Dos Santos, la concorrente vocalmente più dotata che, però, non è riuscita a superare lo scontro finale con Leo Gassman, il giovane figlio d'arte molto amato dal pubblico.
Un verdetto figlio delle tendenze e caratteristiche di un'edizione che sta premiando la particolarità a discapito del bel canto tradizionale. Questa volta a soccombere è stata la cantante romana originaria di Capoverde, forse troppo impostata e non del tutto unica, come molti altri talenti del programma.
E così Manuel Agnelli ha perso la sua prima concorrente dopo essere giunto fino al live di ieri sera con la squadra al completo, accarezzando per un momento il sogno di approdare in semifinale senza perdere nemmeno una componente. Un sogno infranto dalla bravura dei competitor e dal gusto del pubblico, che ormai sembra abbastanza delineato.
Sintesi della gara
Come di consueto, la puntata di ieri sera condotta da Alessandro Cattelan ha visto i concorrenti sfidarsi in due manche: nella prima hanno interpretato le cover loro assegnate dai coach, e nella seconda esibendosi con i rispettivi inediti, non prima però dell'esibizione di Giorgia, ospite speciale della serata.
Sul palco sono saliti per primi i Bowland, pupilli del loro giudice Lodo Guenzi.
Il gruppo, molto amato per la sua vena esotica e criptica, ha intonato il brano rock "Seven nation army" dei White Stripes, riscuotendo il solito consenso da parte di tutti i coach. Successivamente è toccato a Leo Gassman che ha interpretato un pezzo di Jovanotti, "La terra degli uomini". Anche per lui commenti simili a quelli delle esibizioni precedenti: tecnicamente ineccepibile ma troppo impostato e carico di pathos.
È stata poi la volta della giovane Martina Attili, alla quale Manuel Agnelli ha assegnato un atteso brano di Bjork, "Hyperballad". Per la prima volta, però, il talento più cristallino di quest'edizione ha lasciato i giudici perplessi: troppo debole ed incerta la sua interpretazione. Il momento più alto della prima manche è giunto con Naomi, alla quale Fedez ha affidato l'interpretazione di "Look at me now" di Chris Brown e Busta Rhymes, brano tecnicamente difficilissimo e con una strofa quasi irraggiungibile per qualsiasi rapper professionista.
Un "all-in", a detta del coach 29enne, che ha voluto rischiare il tutto per tutto. L'esito è stato positivo e Naomi ha incassato gli apprezzamenti della giuria. Subito dopo c'è stata la performance di Luna, esibitasi anche lei con un pezzo rap, "The Monster", di Eminem e Rihanna. Un testo molto impegnativo ma vicino alle qualità della giovanissima cantante sarda. Anche in questo caso i giudizi sono stati positivi, con Fedez che l'ha considerata la migliore interpretazione della giovane concorrente.
Il penultimo a giungere sul palco è stato Anastasio, il rapper-paroliere che ogni settimana scrive nuove strofe. Cimentatosi nell'eterno "Stairway to Heaven" dei Led Zeppelin, ha conquistato i coach con la sua penna e il suo testo denso di significato.
A chiudere la prima manche è stata Sherol Dos Santos, finita nell'occhio del ciclone per aver cantato un classico di Adele, "Turning Tables", senza avergli conferito nulla di nuovo al di là di un'interpretazione trita e stantia, per quanto vocalmente ineccepibile.
Seconda manche e ballottaggio
La seconda manche si è basata sugli inediti, cantati in rapida successione dai vari concorrenti, in una sorta di medley. Al termine di questa corposa esibizione, il televoto ha stabilito che i due ragazzi meno votati erano Sherol Dos Santos di Manuel Agnelli, e Leo Gassman della scuderia Maionchi. Entrambi si sono affrontati con i rispettivi cavalli di battaglia. Anche stavolta il consenso dei giudici non è stato unanime, e così è scattato il tilt.
L'ultima parola è stata lasciata al pubblico da casa che, inaspettatamente, ha stabilito che ad accedere alla finale fosse Leo a discapito di Sherol che, in lacrime, ha dovuto abbandonare il programma.