Lunedì 11 marzo è andata in onda su Rai 1 in prime-time la seconda puntata inedita della trasposizione televisiva dell'opera omonima letteraria di Umberto Eco, "Il nome della rosa". Anche la seconda puntata della serie non ha tradito le aspettative, facendo addentrare ancor di più i telespettatori nei misteri e nei segreti di un'abbazia in cui il bene e il male sembrano mescolarsi rapidamente, lasciando dietro soltanto una lunga scia di sangue e morte.
Un altro omicidio
Nel secondo episodio de "Il nome della rosa", dopo la morte di frate Amedeo e del povero Venanzio, tutti gli abitanti dell'abbazia si convincono che dietro questi brutali omicidi possa esserci la mano di Don Berengario, un frate meschino e dallo sguardo tagliente.
I sospetti su di lui però durano poco, in quando il frate sospettato viene ritrovato morto pochissimo tempo dopo. L'uomo infatti è stato ucciso e il suo corpo presenta gli stessi segni che avevano anche le vittime precedenti: di tali particolari è proprio Guglielmo a rendersene contro mentre sta esaminando con particolare attenzione il cadavere. Il corpo di Don Berengario infatti presenta una macchia nera sull'indice della mano destra, la stessa macchia che avevano anche frate Amedeo e Venanzio. Nel frattempo Adso viene drogato per impedirgli di accedere alla libreria.
Adso e il mistero della libreria
Dopo aver scovato l'indizio sulla mano di Don Berengario e aver saputo dello spiacevole episodio accaduto ad Adso, Guglielmo si convince che la libreria possa essere il luogo cardine da cui sorgono tutti i misteri dell'abbazia.
Così il frate chiede ad Adso di accompagnarlo di nascosto in libreria per scoprire insieme a lui cosa stanno nascondendo veramente i frati benedettini. Il giovane accetta, anche se non sembra essere totalmente concentrato sulle indagini condotte dall'amico. Il giovane sta vivendo una vera e propria crisi di fede che lo costringe a chiedersi se è veramente portato per la vita condotta da un religioso o dovrebbe abbandonare il suo sogno e tornare a casa. A scatenare questa crisi in lui è la presenza di una ragazza occitana del luogo, di cui Adso si invaghisce e per cui lascia di nascosto l'abbazia diverse volte per raggiungerla nel bosco. Nel frattempo, all'abbazia giunge la delegazione papale con a capo Bernardo Gui, una vecchia conoscenza di Guglielmo di Baskerville, che nutre un certo rancore nei suoi confronti.