La seconda vita di Wanna Marchi e Stefania Nobile, è cominciata da 'emigranti' in Albania. L'ex regina delle televendite e la sua socia e alleata di sempre, sua figlia, dopo essersi lasciate alle spalle guai giudiziari e l'esperienza della detenzione carceraria, hanno detto addio all'Italia per aprire tre locali sull'altra sponda dell'Adriatico. Al settimanale Chi, Stefania Nobile, ha raccontato, con orgoglio condiviso da sua madre per essersi rialzate dopo anni bui e al grido 'L'Italia non ci merita', come è avvenuta la loro svolta esistenziale.

Nuova vita in Albania

Scontata definitivamente la condanna a nove anni e quattro mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e associazione a delinquere finalizzata alla truffa, madre e figlia, inseparabili più che mai, hanno iniziato una nuova vita in Albania: tre i locali aperti tra Tirana e Durazzo. Archiviata anche l'esperienza della tv, perché, dicono, "ci ha ucciso una volta, non faremo il bis", si sono ritagliate una nuova carriera da imprenditrici nel ramo della ristorazione. L'idea è nata dopo che la scorsa estate Stefania Nobile ha fatto un viaggio dall'altra parte dell'Adriatico per visitare alcuni amici.

Al settimanale Chi diretto da Alfonso Signorini, la Nobile ha rivelato che in Italia le Marchi sarebbero ormai 'marchiate': dopo l'esperienza del carcere e dei domiciliari, trovare lavoro per loro era diventato improbabile.

Rimanere in patria, non era più possibile a causa di crescenti difficoltà economiche: non riuscivano neanche più a fare la spesa. E così, Stefania, "d'istinto", ha convinto la madre a seguirla nella nuova avventura per ricominciare tutto da capo. Il primo dei locali, un cocktail bar, la 'Gintoneria di Stefania' è stato aperto lo scorso febbraio a Tirana insieme all'imprenditore Davide Lacerenza, suo ex compagno che aveva conosciuto uscita dal carcere e aveva dato lavoro a lei e sua madre presso il ristorante 'La Malmaison' di Milano, finito al centro di inchieste giornalistiche per conti gonfiati fino a oltre mille euro.

Wanna Marchi ha rivelato di aver lasciato inizialmente l'Italia a malincuore, di averle tentate tutte prima di espatriare, finché ha capito che non c'era altra soluzione perché nessuno concedeva alle due donne una possibilità. Lei e la figlia avevano tentato di improvvisarsi docenti in un corso di formazione per aspiranti venditori presso l'istituto paritario Volta di Bari ma, dopo accese polemiche, la scuola ci ha ripensato e il progetto è stato liquidato.

L'ex teleimbonitrice è soddisfatta di aver trovato un Paese che le ha accolte, pronto ad aiutare chi non voglia solo fare affari e poi sparire. A giudicare dalle storie su Instagram, la nuova vita sta andando bene.

Tv addio, ultima comparsata da Barbara D'Urso

Alla coppia brucia ancora il ricordo di fatti recenti. Nel 2016, era stata ufficializzata la loro partecipazione al reality show L' Isola dei Famosi ma, a causa di feroci critiche di una parte dell'opinione pubblica che riteneva la loro presenza inadeguata e irrispettosa verso tutti i circa 300 mila truffati delle loro televendite, Mediaset le ha escluse dal cast. Alla truffa televisiva, scoperchiata 18 anni fa da Striscia la Notizia, prese parte il cosiddetto 'mago Do Nascimento' o 'maestro di vita', che si rese poi latitante, condannato a quattro anni di reclusione, uno con l'indulto e mai scontato, scovato poi sempre da Striscia la notizia a Salvador de Bahia in Brasile dove fa il parrucchiere.

L'ultima apparizione delle ex televenditrici alla tv italiana risale allo scorso marzo quando hanno fatto un'ospitata a Live - Non è la D'Urso, per poi essere 'asfaltate' proprio dalla conduttrice. Nel corso del 'Due contro tutti', aveva scatenato un putiferio, con tanto di fischi da parte del pubblico, la pesante frase di Wanna Marchi: "Siamo state punite per aver venduto sale a dei deficienti che ci hanno creduto". La Marchi aveva anche aggiunto che "Chi chiama un mago sbaglia, è un deficiente, non ha capito niente perché la vita non ve la può risolvere un mago. Nella vita ci vuole lavoro e onestà che io, per il momento, ho perso".

Alla fine, Barbara D'Urso era intervenuta per dire che se fosse stata al posto di Wanna Marchi, scontata la condanna e uscita dal carcere, pur avendo tutto il diritto di rifarsi una vita, avrebbe detto pubblicamente: "Non fate quello che ho fatto io".

Madre e figlia si sono sfogate su Instagram dicendo che è stato teso loro un agguato, ed era tutto calcolato. Ritengono che malgrado il debito con la giustizia sia stato pagato e a caro prezzo, la 'macchia' è difficile da cancellare. Questo è il motivo per cui hanno scelto la via della emigrazione per 'sciabolare' champagne in Albania.