Riccardo Bossi, il figlio maggiore dell'ex leader della Lega Nord, è stato denunciato da un famoso ristoratore di Firenze, per insolvenza. La notizia è stata diffusa dal quotidiano La Nazione e, a quanto pare, il 40enne si sarebbe dileguato al momento di pagare il conto.

Ancora guai per il figlio del fondatore della Lega: cena senza pagare

È successo al ristorante storico Antico Beccaria, in piazza Beccaria a Firenze, sabato scorso. Il figlio di Umberto Bossi, secondo quanto è stato ricostruito, ha cenato in compagnia di una ragazza e, quando è arrivato il momento del conto, ha affermato di dover andare a prelevare il contante da un bancomat, poiché aveva la carta difettosa, per poi sparire.

Nel pomeriggio di sabato, Riccardo Bossi aveva telefonato al ristoratore, Gaetano Lodà, per effettuare una prenotazione del tavolo e in quell'occasione il suo recapito è finito sull'agenda del proprietario. Quando dopo la cena il ristoratore si è accorto di essere stato truffato, ha chiamato la Polizia e per le forze dell'ordine è stato facile intercettare l'uomo: si trovava in un residence poco distante, al Forte 16, sui viali.

Il figlio del fondatore della Lega è stato rintracciato dai poliziotti e informato del rischio di denuncia. Quest'ultima è arrivata il giorno dopo, quando il ristoratore, appoggiato dagli avvocati Michele Ducci e Michele D'Avirro, ha deciso di ricorrere alle vie legali denunciando Riccardo Bossi per insolvenza fraudolenta.

Lui, d'altro canto, a quanto pare non ha saldato neppure il conto con il residence presso cui alloggiava. Secondo quanto scrive La Nazione, al momento del saldo ha sostenuto di non avere denaro contante sufficiente da aggiungere ai 100 euro di anticipo al momento della prenotazione.

Problemi di pagamento per Riccardo Bossi, il fratello maggiore del 'Trota'

Il ristoratore Lodà ha voluto precisare che la denuncia che ha voluto sporgere non è scattata per il denaro (anche perché si tratta di una cifra che ammonta a poco più di 60 euro), ma per una questione di principio. Il proprietario del ristorante ha sostenuto di voler mettere in guardia altri colleghi e commercianti attraverso questo gesto, affinché non accada più quello che è successo a lui.

Riccardo Bossi, residente a Gallarate, non è nuovo a questo tipo di episodi. Il figlio del Senatour ha già ricevuto nei giorni scorsi una seconda condanna in appello per truffa ai danni di una gioielleria di Busto Arsizio: qui, aveva acquistato dei regali costosissimi per la fidanzata di allora e un Rolex, senza pagare. Anche in quell'occasione, il figlio di Umberto Bossi ha sostenuto che sarebbe passato a saldare, per poi "dimenticarsene".