In questo periodo Gué Pequeno si trova a Miami. Il rapper milanese, come anticipato qualche tempo fa durante un'intervista concessa ad un'emittente radiofonica svizzera – circostanza sempre più abituale per lo storico membro della Dogo Gang, che da qualche anno a questa parte risiede a Lugano – sta lavorando negli Stati Uniti al suo prossimo album, che uscirà nel 2020.
Gué Pequeno a Miami tra vacanza e lavoro
Nella popolarissima località situata all'estremo sud della Florida il 'Golden Boy' del rap italiano sta probabilmente alternando vacanze e lavoro, almeno a giudicare dalle numerose Istagram Stories in cui si è auto-immortalato durante serate spese in diversi club e discoteche, cosa che ha fatto anche nella notte tra venerdì e sabato.
La mattina seguente l'autore di 'Vero' ha però stupito i fan con una dichiarazione che sta suscitando reazioni a dir poco contrastanti. L'artista classe 1980 ha infatti dichiarato di essere stato drogato a sua insaputa. Fortunatamente, nel comunicare quanto accadutogli, Gué Pequeno è parso essere in buone condizioni di salute, pur mostrandosi sicuramente stanco e lievemente provato.
'Bro, vai ko, poi dici che ti han drogato il bicchiere'
Qualcuno ha ironizzato sulla vicenda, qualcun'altro è arrivato anche ad ipotizzare che possa trattarsi di una gag studiata a tavolino, dato che quanto accadutogli ricalca molto quanto lui stesso ipotizzava in 'Cosa Mia', un brano del 2016 realizzato assieme a Marracash.
Questo il passaggio in questione: "Spezzo il cuore a queste tipe, vanno in depre' come Adele / Bro, vai ko poi dici che ti han drogato il bicchiere".
Impossibile ora come ora affermare con certezza se si tratti di una curiosa coincidenza o se Gué Pequeno abbia effettivamente voluto mettere su una gag. A livello 'ufficiale', almeno per ora, non si può far altro che attenersi alle dichiarazioni del rapper, queste le sue parole:
"Allora, è ufficiale, ieri ci hanno dato un bicchiere drogato. Questa cosa non so da quanto non succedesse, a me non era mai successa, eppure è successa. Quindi, per chiunque sia stato, si metta una mano sulla coscienza, perché ci hanno drogato a Miami, quindi la morale della favola è non accettare mai bicchieri dagli sconosciuti, ma anche dai conosciuti.
Comunque in generale, ognuno si faccia il suo drink, specialmente le ragazze".
Il 'Drink spilking' sempre più diffuso negli Stati Uniti
Ciò che c'è di certo è che il 'drink spilking' – ovvero la pratica di versare di nascosto degli stupefacenti narcotizzanti nei cocktail, in modo tale da poter approfittare delle vittime per derubarle, e talvolta addirittura per abusare di loro – è purtroppo sempre più diffuso, soprattutto tra la fasce più giovani della popolazione. Stando a quanto riportano alcune recenti statistiche però, soltanto una su tre delle vittime denuncerebbe poi l'accaduto.