Non si affievoliscono i riflettori sul caso della scomparsa dell'ex gieffino Luigi Mario Favoloso. Dopo le rivelazioni di Nina Moric durante il programma di Barbara D'Urso a proposito delle violenze fisiche e psicologiche che lei e suo figlio avrebbero subito, la madre di Favoloso accusa la modella croata di mentire: no, suo figlio non può certo essere un uomo violento secondo il suo punto vista e, infatti, Nina non avrebbe mai fatto parola di queste presunte violenze secondo quanto affermato dalla donna, prima che il caso della scomparsa non fosse seguito dai media.
La lettera della madre di Favoloso
In una lunga lettera, la madre racconta la sua verità. Secondo la donna, l'atteggiamento di Nina Moric non sarebbe affatto quello di una donna maltrattata. Descrive il figlio come un ragazzo placido e mai rissoso, al punto di accusare la Moric di essere l'ideatrice di un complotto ai danni di Luigi. Il motivo sarebbe infangarne l'immagine per impedire l'emergere della reale motivazione che ha portato alla lite definitiva, prima che lui scegliesse di allontanarsi e trasferirsi a Napoli.
Inevitabilmente, arriva l'appello: una madre che implora il figlio di tornare a casa e di mostrarsi in pubblico per difendersi dalle pesantissime accuse della Moric. Ma se così lui non volesse fare, lo prega comunque di rientrare in contatto con lei, farle sapere che è vivo e sta bene, dandole anche gli strumenti per ricostruire il reale svolgimento dei fatti.
È convinta che Favoloso abbia tutti gli strumenti per difendersi. Ipotizza anche un'azione legale, o almeno la spera al momento del suo ritorno, per difendersi dalle accuse mosse dalla Moric.
Gli ultimi contatti tra madre e figlio
Qualche giorno fa, ospite a Storie Italiane, Loredana ha raccontato che il figlio Luigi, pochi giorni prima di sparire, aveva espresso il desiderio di prendersi una vacanza, del tempo per se stesso.
Alla base di questa necessità vi sarebbe una profonda tristezza per l'ultimo periodo. Ritrovarsi un po', da solo e senza nessuno accanto. Esclude che quello di Luigi sia un allontanamento per cercare visibilità, proprio per questo motivo.
Comprensibilissima l’angoscia di una madre: non sapere dove sia il proprio figlio, se stia bene, è qualcosa di tremendo. E per lei è fondamentale mantenere i riflettori puntati sul ritrovamento del figlio prima, e sulla difesa dalle pesanti accuse poi.