Per Amadeus, conduttore di Sanremo 2020, c'è solo un modo per definire l'evento: "Un colpaccio". Rimettere insieme dopo quasi 40 anni la formazione originale dei Ricchi e Poveri, composta da Angela Brambati, Franco Gatti, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu non può che essere un evento unico e particolare, per gli amanti della storia della musica italiana.
Il premio ai Ricchi e Poveri a Sanremo 2020
Amadeus si dice felicissimo di ospitare questo evento storico per la musica italiana. Il 5 febbraio la formazione del quartetto salirà sul palco dell'Ariston, a cinquant'anni dal brano La prima cosa bella e dalla loro prima partecipazione al celebre Festival, nel lontano 1970.
Un anniversario a cui si aggiungerà un premio speciale: il conduttore annuncia che, in accordo con il sindaco della città di Sanremo, il quartetto dei Ricchi e Poveri riceverà lo speciale Premio Città di Sanremo. Il gruppo non si sottrae ai ringraziamenti, affidati a una nota stampa: vogliono onorare sul palco l'affetto che il pubblico ha sempre dimostrato loro, celebrando così i loro 50 anni dal primo grande successo, e farlo a Sanremo significa quasi farlo in famiglia, a leggere le loro parole.
Dagli attriti al ritorno sul palco di Sanremo
La band non era più formata dal quartetto originario dal 1981, quando Occhiena lasciò il gruppo per contrasti con la collega di palco Brambati e avventurandosi nella carriera di solista.
Nel 2013 poi avrebbe dovuto tenersi una esibizione di Brambati, Sotgiu e Gatti, ma la band non salì sul palco. Angela, Angelo e Franco seppero quando erano già in riviera della morte del figlio proprio di Franco, e scelsero di non presenziare alla trasmissione. Gatti smise di affiancarsi ai colleghi nel 2016, motivandosi con l'avanzamento dell'età, e nella band rimasero solo in due.
L'evento ormai prossimo della reunion non assume quindi solo un valore artistico musicale, ma forse per qualcuno è anche qualcosa di molto personale.
Il primo brano dei Ricchi e Poveri a Sanremo
Correva l'anno 1970, e un quartetto di giovanissimi si presentò sul palco dell'Ariston di Sanremo con quello che sarebbe presto diventato uno dei loro maggiori successi, nonché brano-icona: La prima cosa bella doveva inizialmente essere eseguito da Gianni Morandi, ma i Ricchi e Poveri vennero affiancati a Nicola di Bari, autore del brano insieme a Mogol e Gian Franco Reverberi.
Il brano e il gruppo si classificarono al secondo posto e il pezzo venne inserito nel primo album, omonimo del gruppo. Ricchi e Poveri. La band, nata solo tre anni prima, ha da lì inanellato successi come Sarà perché ti amo, Mamma Maria, Voulez vouz danser, Che sarà e Se m'innamoro. Non è ancora chiaro se, tuttavia, il gruppo tornerà stabilmente con questa formazione o se sarà solo un evento per il palco di Sanremo.